JLR: prestito da 1,5 miliardi del governo inglese dopo il blackout produttivo causato da un cyberattacco

Dopo oltre un mese di stop nei prossimi giorni dovrebbe ripartire la produzione

JLR: prestito da 1,5 miliardi del governo inglese dopo il blackout produttivo causato da un cyberattacco

JLR si prepara a riavviare la produzione dei suoi veicoli entro la fine di questa settimana, oltre un mese dopo un grave attacco informatico che ha paralizzato tutti gli stabilimenti. L’attacco ha compromesso i sistemi interni dell’azienda, costringendola a interrompere la produzione per proteggere i dati, causando problemi negli ordini di ricambi e tensioni tra i rivenditori.

Tra pochi giorni riparte la produzione di JLR dopo l’attacco hacker

Non sono stati specificati gli stabilimenti che riapriranno per primi né i volumi iniziali, ma la ripresa sarà “controllata e graduale”, suggerendo quantità limitate all’inizio. In precedenza, JLR aveva previsto il ritorno alla produzione non prima del 1° ottobre.

Un portavoce di Jaguar Land Rover ha dichiarato che l’azienda sta lavorando 24 ore su 24 con esperti di sicurezza informatica, il NCSC e le forze dell’ordine per garantire una ripartenza sicura. Anche se la produzione ripartisse il 1° ottobre, il pieno funzionamento delle linee richiederà mesi, con perdite stimate di almeno un mese di produzione e fino a 5 milioni di sterline al giorno. L’impatto sui fornitori, che impiegano circa 150.000 persone in 700 aziende, sarà sostenuto tramite un prestito di 1,5 miliardi di sterline garantito dal governo e rimborsabile in cinque anni.

La ripresa arriva dopo che il governo del Regno Unito ha dichiarato che garantirà un prestito di 1,5 miliardi di sterline a JLR, per aiutarla a sostenere i fornitori colpiti dalla chiusura della produzione. Il prestito alla casa automobilistica di proprietà della Tata sarà erogato da una banca commerciale, ma sarà sottoscritto dal governo del Regno Unito.

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