La Mitsubishi ASX cambia faccia e diventa più tecnologica
Il nuovo B-Suv ha una gamma in grado di rispondere alle esigenze del mercato italiano e parte da 21.400 euro
Mitsubishi, che in Italia è distribuita dal Gruppo Koelliker, evolve il suo B-Suv, l’ASX con un design più deciso e attraverso una gamma di powertrain elettrificati e non, che si adattano alla perfezione alle necessità degli automobilisti italiani che pescano nel segmento di mercato più importante per numero di vendite. Oltretutto, la stima del brand per il nostro paese prevede che il 75% dei clienti sia di conquista, per cui è evidente l’opportunità commerciale che l’ASX possa rappresentare.
Mitsubishi ASX: il listino parte da un prezzo competitivo e le motorizzazioni sono anche elettrificate
Sono quattro le versioni in cui è declinata la gamma della Mitsubishi ASX, e rispondono ai nomi di INFORM, INVITE, INTENSE ed INSTYLE, mentre il prezzo base, complici i 3.000 euro di incentivi, è piuttosto invitante, e parte da 21.400 euro. Ma non è tutto, perché la vettura gode di una garanzia di 5 anni o 100.000 km. Dal punto di vista delle motorizzazioni, queste annoverano un 1.0 a 3 cilindri da 90 CV a benzina; un 1.3 a 4 cilindri con tecnologia mild hybrid associato ad una trasmissione manuale a 6 marce, o ad un cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti, che eroga 140 CV nel primo caso e 160 CV nel secondo; ed una power unit full hybrid da 145 CV. Successivamente, sarà disponibile anche la versione benzina/GPL spinta dal motore da 1 litro.
La ASX ha tanti assi nella manica
Sono diversi i punti di forza di questa vettura polivalente che può diventare anche un’auto unica per molte famiglie italiane, a partire dalla valida e conosciuta piattaforma CMF-B dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, la medesima della Renault Captur da cui si distingue con il dynamic shield che ne rende originale il frontale. Sempre dalla cugina transalpina eredita un interno che può contare su di un divano posteriore scorrevole di 13 cm, con cui è possibile aggiungere altri 69 litri ai 332 litri disponibili, e lo schermo a sviluppo verticale da 10,4 pollici, con tanto di infotainment che si avvale dell’integrazione con Google. Le informazioni del sistema multimediale, inoltre, possono essere replicate anche sul display digitale che funge da strumentazione: un particolare che abbiamo apprezzato in marcia, quando è stato possibile visionare le mappe di Google Maps senza staccare completamente gli occhi dalla strada. Sempre in viaggio, è risultato particolarmente utile l’assistente Google da attivare tramite i comandi vocali, con una logica che richiama quella degli smartphone. A proposito, per loro c’è il piano di ricarica ad induzione mentre la connessione con Android Auto o Apple CarPlay avviene senza dover utilizzare ingombranti cavetti.
Comoda e solida negli appoggi ha una power unit full hybrid che sfrutta l’elettrico per abbattere i consumi
Per le nostre prime impressioni, lungo un itinerario da Fiumicino a Bracciano, completo delle diverse situazioni di viabilità che normalmente si incontrano nella vita reale, abbiamo scelto la versione più ricca l’INSTYLE, che offre anche il comfort di un impianto audio Premium Harman Kardon da 10 canali e 410W, e del tetto panoramico, ma soprattutto, l’abbiamo scelta con la power unit full hybrid dalla potenza di sistema di 145 CV, che promette ben 900 km di autonomia con un pieno di benzina. Dopo tutto, i 20 km/l sono sempre a portata di piede e, volendo, è facile, con un po’ d’accortezza, andare a migliorare le percorrenze. L’aspetto più interessante è che in città l’auto procede per l’80% del tempo in elettrico, complici le continue ripartenze, ottenendo un risparmio sostanziale di carburante e riducendo, nel contempo, le emissioni di CO2. Con la funzione E-Save, inoltre, che si attiva attraverso un tasto alla sinistra del volante, è possibile conservare il 40% della carica della batteria da 1,2 kWh, per poi usufruirne in circostanze particolari, magari quando si deve affrontare un tratto in salita con l’auto carica o con 4 passeggeri a bordo. Nel complesso la guida è confortevole, l’assetto presenta un valido assorbimento, e l’insonorizzazione è curata. Nel misto poi, la taratura indovinata dello sterzo ed un telaio ben bilanciato consentono di guidare anche con un certo grado di coinvolgimento, il che non guasta, anzi. Inoltre, le cambiate risultano fluide, di sicuro più regolari ed efficaci da quando questo sistema ibrido ha debuttato sul mercato, e non subiscono il trascinamento presente, in alcune circostanze, sulle trasmissioni a variazione continua.
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