La Turchia mette i bastoni tra le ruote alle auto elettriche cinesi

Ecco le nuove norme per promuovere il prodotto Automotive interno

La Turchia mette i bastoni tra le ruote alle auto elettriche cinesi

La Turchia ha introdotto delle nuove norme che rendono più difficile importare auto elettriche dalla Cina, il principale fornitore di questo tipo di veicoli nel paese. Le imprese che vogliono vendere auto elettriche cinesi devono ora disporre di una vasta rete di officine e centri di assistenza autorizzati, oltre che di stazioni di ricarica proprie. Inoltre, devono garantire una maggiore produzione locale per le auto importate. Queste misure, che non si applicano alle auto provenienti dall’Unione Europea o da altri paesi con accordi commerciali con la Turchia, sono entrate in vigore a fine dicembre e hanno lo scopo di regolamentare un settore in rapida crescita e di proteggere il cliente.

La Turchia mette i bastoni tra le ruote alle auto elettriche cinesi

Le nuove norme, però, hanno sollevato le proteste degli importatori di auto elettriche cinesi, che temono di perdere quote di mercato e di subire gravi perdite nel breve periodo. Alcuni hanno chiesto al governo di modificare o posticipare le norme, ritenute troppo rigide e ingiuste. “Nessun marchio cinese le rispetta al momento“, ha dichiarato Erol Sahin, direttore generale della società di consulenza automobilistica EBS. “Se la norma viene applicata come previsto, le importazioni potrebbero rimanere bloccate al confine per mesi“, ha aggiunto un portavoce di BYD, il maggior produttore di auto in Cina.

La Turchia mette i bastoni tra le ruote alle auto elettriche cinesi

Le inedite norme sono state favorite anche dalla promozione dell’auto elettrica nazionale Togg e dall’ingresso recente di Tesla di Elon Musk. Il governo turco, però, vuole controllare questo settore e favorire la produzione locale, seguendo l’esempio dell’Unione Europea che ha avviato un’inchiesta sui sussidi cinesi al settore. Le nuove norme hanno anche una motivazione economica, visto che il deficit commerciale della Turchia con la Cina si è aggravato quest’anno, in parte a causa dell’aumento delle importazioni di auto elettriche. La Turchia ha comprato dalla Cina veicoli a batteria per 184 milioni di dollari nei primi 10 mesi del 2023, quasi il doppio rispetto a tutto il 2022. Questo ha contribuito a portare il disavanzo commerciale turco a quasi cento miliardi di dollari a novembre. Per cercare di frenare le importazioni di auto elettriche dalla Cina, la Turchia ha alzato il dazio doganale dal 10% al 50% all’inizio dell’anno, ma questo non ha avuto un grande effetto sulle vendite.

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