Lamborghini: il 2016 è stato un anno record per le vendite
Il fatturato ha toccato i 906 milioni di euro
Lamborghini – Il 2016 si è rivelato un anno record per il costruttore di Sant’Agata Bolognese che ha raggiunto nuovi traguardi storici grazie ad una gamma prodotto estremamente valida ed esclusiva. Nello specifico nel 2016 sono stati lanciati cinque nuovi modelli: la Centenario Coupé e la Centenario Roadster, presentate in serie limitata per celebrare l’anniversario della nascita del fondatore Ferruccio Lamborghini, le serie speciali Huracán Avio e Aventador Miura Homage, realizzata in celebrazione del 50° anniversario della Miura, e la Huracán RWD Spyder e la nuova Aventador S.
Nel 2016 le vendite mondiali di Lamborghini hanno registrato un incremento per il 6° anno consecutivo e hanno conseguito un aumento del 7% passando da 3.245 a 3.457 unità. Tutte le principali aree EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa), America e Asia Pacific hanno registrato nuovi primati e contribuito alla crescita delle vendite. Gli Stati Uniti si sono confermati primo mercato per le vetture del “Toro” con 1.250 unità vendute. Come conseguenza delle maggiori vendite su scala mondiale, per la prima volta nel coso della sua storia Lamborghini ha superato anche i 900 milioni di euro di fatturato passando da 872 a 906 milioni di euro e segnando un +4% rispetto all’anno precedente.
Stefano Domenicali, Chairman e AD di Automobili Lamborghini, ha così commentato le ottime performance commerciali del suo marchio: “Lamborghini ha segnato un altro anno record e superato le nostre migliori previsioni. L’Azienda è in una fase di espansione straordinaria, grazie al prossimo ampliamento del portafoglio prodotti, del sito produttivo e la creazione di nuovi posti di lavoro. Tutto questo è frutto del lavoro impareggiabile del nostro team, a cui si deve il successo di oggi.”
Difatti, in vista del lancio sul mercato del terzo modello di produzione, il Super Suv Urus, previsto per il 2018, Lamborghini continuerà i suoi investimenti strategici, tra cui un aumento del numero dei dipendenti (già passati da 1.298 a 1.415 nel 2016), un ampliamento sostanziale del sito di Sant’Agata Bolognese (aumenterà da 80.000 a 150.000 mq) e della sua capacità produttiva (che raddoppierà fino a raggiungere le 7.000 unità annuali).
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