Lavori stradali, si riparte: dati incoraggianti nel 2019 per rimettere in salute le strade italiane

Associazione SITEB sprona il Governo a creare effetto volano

Il 2019 sta facendo segnare un trend in forte crescita dei lavori stradali come sottolineato dall'analisi dell'associazione SITEB. L'inversione di rotta, dopo un decennio in calo, è legata principalmente agli investimenti sbloccati da Anas.

Dopo 10 anni di calo continuo e due successivi di stallo, nel 2019 i lavori stradali in Italia stanno registrando una decisa ripresa.

Un trend legato alla produzione di conglomerato bituminoso (asfalto), principale indicatore delle attività di costruzione e manutenzione delle strade, che sta facendo segnare quest’anno una significativa crescita: ad agosto +17% e a fine 2019 toccherà quota 30 milioni di tonnellate, un livello mai raggiunto negli ultimi 13 anni, anche se ancora lontano dai livelli pre-crisi (40 milioni di tonnellate all’anno fino al 2006).

Sbloccati investimenti Anas

L’importante inversione di tendenza è guidata soprattutto dagli investimenti di Anas che, dopo un lungo periodo di stallo, ha ricominciato a erogare i fondi a disposizione. Tuttavia permangono le criticità sulle arterie provinciali, in alcuni grandi comuni come Roma e nei piccoli centri alle prese con forti problemi di bilancia.

Deluse le aspettative per le misure del governo

A scattare una fotografia sull’attuale stato di salute del patrimonio stradale italiano è la nuova analisti trimestrale dell’associazione SITEB, Strade Italiane e Bitumi. Il rapporto evidenzia anche le aspettative deluse delle imprese del settore per alcuni provvedimenti come il nuovo codice degli appalti e il decreto sblocca cantieri, misure che nei fatti, a differenza di quanto annunciato, non hanno snellito le complesse procedure esistenti, ma hanno anzi complicato ulteriormente le attività di imprese e pubbliche amministrazioni.

Presidente SITEB: “Governo colga opportunità per creare effetto volano”

L’associazione SITEB sprona il governo a cogliere l’opportunità della ripresa dei lavori per generare un effetto volano. “Auspichiamo che il Governo da poco insediatosi – sottolinea il Presidente SITEB Michele Turrini – inserisca quanto prima nella propria agenda la necessità di un imponente piano per rendere più sicure le infrastrutture italiane, ponti, strade e cavalcavia, a garanzia di tutti coloro che viaggiano. Non vanno ripetuti gli errori del passato, spesso pagati a caro prezzo. Il dato positivo registrato quest’anno non deve far calare l’attenzione sulla necessità di manutenere correttamente le nostre strade. Negli ultimi dieci anni il mancato investimento di circa 10 miliardi di euro in manutenzione ha seriamente compromesso il nostro patrimonio stradale, provocandone il graduale deterioramento; in alcuni casi il degrado è entrato negli strati profondi delle pavimentazioni e ora sono necessari interventi di rifacimento strutturale molto costosi. Le arterie comunali e provinciali sono quelle che necessitano di un più urgente e immediato intervento. Per riparare a questi errori oggi stimiamo occorrerebbero 40 miliardi di euro di investimenti sulle strade”.

“Si parla spesso dei nuovi scenari di mobilità di cui saranno protagoniste le smart roads, la guida autonoma e i veicoli elettrici. Il presupposto di questa rivoluzione tecnologica non può che essere una rete stradale senza falle e sicura”, conclude Turrini.

Secondo SITEB, restando sugli attuali livelli di produzione di asfalto (circa 30 milioni di tonnellate/anno) ci vorranno 12-15 anni per rimettere in sicurezza tutte le strade e ne servirà il doppio per rifare completamente almeno una volta tutti i 600.000 km della rete stradale complessiva.

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)