Legge di stabilità e codice della strada: no alla rete telematica per il controllo dei veicoli non in regola
Confermata invece l'esenzione dal bollo per auto storiche e da collezione
In Italia, i dati relativi ai veicoli coperti o meno da assicurazione che ogni anno circolano sulla rete stradale e autostradale, rivelano che quasi il 7% dei mezzi non è in regola. Su 45 milioni di vetture, risulterebbero circa 3 milioni con il tagliando contraffatto o addirittura sprovviste dello stesso. La situazione è particolarmente critica al sud, Campania sopratutto, dove il 60% degli incidenti interessa veicoli non assicurati. Queste statistiche, rivelate già nel 2011, fanno però riferimento ai soli veicoli intercettati dalle pattuglie stradali o coinvolti in incidenti. Non conosciamo dunque la situazione assicurativa di chi non cade nella rete delle forze dell’ordine.
Per limitare il dilagarsi di questo fenomeno, la bozza della nuova legge di stabilità prevedeva la creazione di una rete telematica con strumenti quali autovelox, Tutor, Vergilius, telecamere delle ZTL e dei semafori, gestiti dalla polizia stradale. Il sistema contemplava inoltre la possibilità di controllare lo stato della revisione del mezzo intercettato, grazie a una interconnessione con la banche dati RCA, aggiornata dalle Assicurazioni. Nel caso venisse riscontrata la mancanza della copertura assicurativa, la polizia avrebbe poi provveduto a contattare il proprietario del mezzo invitandolo a regolarizzare la propria posizione.
Rimane invece confermata nella legge di stabilità l’esenzione dal bollo per le vetture catalogate come storiche e da collezione, che abbiano compiuto almeno 20 anni, ma con meno di 30. Non ci saranno però più sconti sulla RCA, in quanto sono stati abrogati i commi 2 e 3 della legge 342 del 2000, che ha esteso le agevolazioni fiscali (per automobili e moto con almeno 30 anni di età) ai mezzi immatricolati da almeno 20 anni, e considerati di particolare interesse storico.
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