Luca de Meo: “Difficile rispettare gli obbiettivi UE, si rischiano multe salate per tutti”
Il vero ostacolo per l’industria automobilistica non è il 2035, ma il 2025
L’industria automobilistica europea si trova ad affrontare una tempesta perfetta, con sfide immediate che potrebbero eclissare le preoccupazioni a lungo termine. Mentre il dibattito sul divieto dei motori a combustione interna del 2035 continua a far discutere, un ostacolo più pressante si profila all’orizzonte.
Allarme di Luca de Meo
Luca de Meo, CEO di Renault e presidente dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), ha lanciato l’allarme su una minaccia imminente: l’industria potrebbe incorrere in sanzioni astronomiche, fino a 15 miliardi di euro, per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel 2025.
Nuovi target europei sulle emissioni
Il nodo cruciale risiede nei nuovi target europei sulle emissioni, che prevedono una drastica riduzione a 93,6 g/km di CO2 entro il prossimo anno, rispetto ai 116 g/km attuali. Questa stretta normativa si scontra con una realtà di mercato in cui la domanda di veicoli elettrici non sta decollando come previsto. Ad agosto 2024, le auto elettriche pure (BEV) hanno rappresentato solo il 12,5% delle nuove immatricolazioni, registrando addirittura un calo del 10,8% su base annua.
Conseguenze della mancata adozione dei veicoli elettrici
“Il ritmo di adozione dei veicoli elettrici è la metà di quello necessario per centrare gli obiettivi ed evitare le sanzioni”, ha dichiarato de Meo. Le conseguenze potrebbero essere devastanti: o il pagamento di multe salatissime o un taglio della produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli.
Meccanismo sanzionatorio
Il meccanismo sanzionatorio prevede una penale di 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso per chilometro, moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Questo potrebbe tradursi in centinaia di milioni di euro di multe per i grandi costruttori.
Richiesta di maggiore flessibilità normativa
De Meo invoca maggiore flessibilità normativa, sottolineando come l’attenzione sia erroneamente focalizzata sul 2035, mentre la vera emergenza è dietro l’angolo. “Tutti discutono del 2035, ma dovremmo concentrarci sul 2025, perché siamo già in difficoltà”, ha affermato il CEO.
Rapporto di Dataforce
Un recente rapporto di Dataforce ha evidenziato come i costruttori debbano accelerare drasticamente le vendite di veicoli elettrici e ibridi per raggiungere i target del 2025. Ford e Volkswagen risultano essere i marchi più lontani dall’obiettivo, mentre Toyota, grazie alla sua forte presenza nel segmento ibrido, appare meglio posizionata. Geely (inclusa Volvo) e Tesla hanno già centrato i loro target.
Situazione critica e necessità di azione immediata
La situazione è critica e richiede un’azione immediata. L’industria automobilistica europea si trova a un bivio: innovare rapidamente o rischiare sanzioni che potrebbero minare la sua competitività globale. La posta in gioco è alta, e il tempo stringe.
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