Marchionne presenta la nuova Fiat Panda a Pomigliano: «Abbiamo mantenuto le promesse»

L'ad: un dovere privilegiare il Paese in cui Fiat ha le proprie radici

L'amministratore delegato di Fiat ha presentato la nuova Panda allo stabilimento di Pomigliano d'Arco, sottolineando l'intenzione della casa di valorizzare l'Italia e i suoi impianti
Marchionne presenta la nuova Fiat Panda a Pomigliano: «Abbiamo mantenuto le promesse»

Sergio Marchionne ha ufficialmente presentato la nuova Fiat Panda allo stabilimento di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. Un evento sicuramente significativo, che l’amministratore delegato di Fiat ha voluto sottolineare come una conferma della volontà della casa di operare in Italia. Una mossa decisa già da anni, ma che senza dubbio capita alla perfezione dopo le recenti polemiche innescate dalle parole erroneamente riportate della famosa intervista di Radio 24. In quell’occasione sembrava quasi che Marchionne avesse preannunciato il possibile spostamento della produzione della casa torinese fuori dall’Italia. Oggi l’ad ha invece voluto ribadire come l’identità italiana dell’azienda vuole restare immutata.

«Chi ancora dubita che in questo stabilimento si possano fare le cose e farle bene, non ha che da venire qui, vedere i reparti della fabbrica e parlare con la gente che ci lavora – ha dichiarato Marchionne – Chi ancora dubita che a Pomigliano e nel Sud Italia si possa creare una nuova cultura industriale, che si possano cambiare le cose, migliorando quello che c’è di positivo ma anche cancellando quanto c’è di negativo, non ha che da venire qui. Chi ancora dubita che gli impegni della Fiat siano seri e fondati, non ha che da venire qui. Abbiamo mantenuto le nostre promesse

Marchionne ha voluto ancora sottolineare il lavoro che Fiat ha dedicato alla valorizzazione di uno stabilimento come quello campano. «Abbiamo investito più di cento milioni di euro per creare migliori condizioni di lavoro e per aumentare l’efficienza dell’impianto. Il processo produttivo è stato riorganizzato secondo i principi del World Class Manufacturing. Tutti i lavoratori hanno seguito un intenso piano di formazione. Quella decisione non era un azzardo dettato dalla fretta o dalla necessità di ‘salvare il salvabile’ e non era certamente una soluzione ‘ad effetto’. Era, al contrario, un atto doveroso per una fabbrica che poteva e doveva crescere. Era una dimostrazione che credevamo allora – come ci crediamo oggi – nel potenziale dell’impianto e nelle capacità delle persone che vi lavorano.»

Ancora l’amministratore ha voluto sottolineare come l’arrivo della nuova Panda a Pomigliano voglia essere la dimostrazione di come la Fiat sia intenzionata a favorire il lavoro di casa nostra. «Decidere di portare la nuova Panda a Pomigliano non è stata una scelta basata su principi economici e razionali. Non era – e non è – la soluzione ottimale da un punto di vista puramente industriale. Lo abbiamo fatto considerando la storia della Fiat in Italia, quello che da sempre rappresenta e il rapporto privilegiato che ha con il Paese. Lo abbiamo fatto perché, nel limite del possibile – e senza pregiudicare la solidità della nostra azienda – riteniamo sia un nostro dovere privilegiare il Paese in cui Fiat ha le proprie radici

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