Marchionne smentisce: Alfa Romeo negli USA dal 2012

L’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne, ha subito voluto smentire le indiscrezioni in merito allo sbarco della casa automobilistica Alfa Romeo negli Stati Uniti: non ci sarà nessun ritardo sulla tabella di marcia e l’azienda del Biscione sarà sulle strade del Nord America nel corso del 2012. Facciamo un passo indietro e riassumiamo la vicenda.

Alcune voci, ieri, rimbalzate a destra e a sinistra nel mondo automobilistico, avevano assicurato che il costruttore italiano Alfa Romeo non sarebbe arrivato negli Stati Uniti prima dell’inizio del 2013: la causa della procrastinazione del ritorno negli States del Biscione – secondo le indiscrezioni – era la nuova Alfa Romeo Giulia, il modello che pensionerà Alfa Romeo 159 e che lo sostituirà nel segmento D. Sarebbe stato proprio lo stesso Marchionne, a sentir le fonti, a non essere convinto dalle soluzioni di design per la nuova Giulia proposte dal Centro Stile della casa automobilistica italiana: così, avrebbe chiesto di ripensare all’aspetto fisico della vettura del Biscione e avrebbe spostato di qualche mese il debutto del modello, proprio per avere tutto il tempo di superare l’impasse stilistico. Spostando, contemporaneamente, anche l’arrivo negli USA di Alfa Romeo.

Il CEO del Gruppo Fiat ha smentito laconicamente questo scenario, dicendo chiaramente, nel bel mezzo di molte altre dichiarazioni, che Alfa Romeo sarà presente negli Stati Uniti nel 2012 con il nuovo SUV (il primo per il Biscione) assemblato a Mirafiori (e con le altre vetture della gamma: MiTo e Giulietta) e che non ci sarà alcun ritardo. Marchionne, tuttavia, ha confermato il fatto che le proposte estetiche per Giulia sono state bocciate: sino ad ora, tutti i progetti presentati dal Centro Stile sono troppo poco Alfa Romeo e troppo poco piacevoli per il mercato statunitense.

Per paura di sbagliare con un modello chiave come Alfa Romeo Giulia, dunque, i designers del brand sono nuovamente al lavoro per ripensare all’aspetto fisico della vettura: manca, di conseguenza, una data precisa di debutto. Quanto ancora attenderemo la nuova Giulia?