Mercato auto agosto -2,7%, Artusi (Federauto): “Km 0 e noleggio non compensano il calo dei privati”

Artusi: "La mancanza di prodotti a 'prezzi familiari' sta penalizzando gli acquisti"

Mercato auto agosto -2,7%, Artusi (Federauto): “Km 0 e noleggio non compensano il calo dei privati”

Il mese di agosto, chiuso con 67.272 immatricolazioni, ha fatto registrare un calo del 2,7% del mercato automobilistico italiano rispetto allo stesso mese 2024, quando le unità immatricolate erano state 69.126. Una flessione che conferma il trend negativo che ha caratterizzato i mesi precedenti, come sottolineato da Massimo Artusi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto: “Agosto non è certamente un mese significativo e il consuntivo delle immatricolazioni, penalizzate anche da un giorno lavorativo in meno rispetto allo scorso anno, conferma nel ristretto dei suoi numeri, la tendenza in atto manifestatasi già nei mesi precedenti, ossia il netto calo di acquisti da parte del canale privati. Non è un elemento di novità ma fa parte della lettura dei dati e va rimarcato, perché evidentemente è la reazione alla mancanza di prodotti in listino a ‘prezzi familiari’ che sta penalizzando gli acquisti e non la mancanza di interesse o il cambio delle necessità degli automobilisti”.

Il contributo dei concessionari nel “mascherare” la perdita

Andando a guardare i dati relativi alla struttura del mercato di agosto 2025 spicca il forte calo, a doppia cifra, delle vendite ai privati, come evidenziato da Artusi: “Dall’analisi delle immatricolazioni emerge che ad agosto i privati perdono più del 14% (-6.100 veicoli), perdita quasi del tutto compensata dal noleggio (+9,75%) ma, soprattutto, dalle auto-immatricolazioni (+42,2%) che da sole compensano oltre 3.500 autovetture nel mese: è evidente quanto sia stato forte il contributo dei concessionari per far sì che la perdita rispetto ad agosto dello scorso anno non fosse ben superiore al -2,7% consuntivato. I concessionari immatricolano quasi il 14% del mercato”.

Mercato EV al palo, nuovi incentivi inefficaci

“Da segnalare ancora – conclude il presidente di Federauto – il sostanziale fermo del mercato BEV, dovuto verosimilmente all’attesa dei nuovi incentivi MASE. Attese a nostro avviso malriposte perché i nuovi incentivi sono, per la loro origine, caratterizzati da un tal numero di paletti che la platea dei beneficiari sarà esigua con il serio rischio di rendere l’intervento poco efficace. Aggiungiamo, ancora una volta inefficace”.

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