Mercato auto: in Italia ad agosto 2025 calo del 2,7%
Anche ad agosto 2025 il mercato auto in Italia mostra segni negativi

Ad agosto 2025 il mercato auto italiano mostra nuovamente segnali negativi, con 67.272 vetture vendute, in calo del 2,7% rispetto ad agosto 2024. Nei primi otto mesi, le immatricolazioni totali raggiungono 1.040.734 unità, registrando un decremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il confronto con il 2019 evidenzia una perdita del 21,6%, pari a circa 285.000 vetture in meno. Il mercato debole rallenta lo svecchiamento del parco auto, che, a questo ritmo, richiederebbe 26 anni per essere completamente rinnovato.
Anche ad agosto 2025 il mercato auto in Italia mostra segni negativi
Ad agosto 2025 le auto elettriche pure rappresentano il 4,9% delle vendite, stabile rispetto a luglio e in crescita rispetto al 3,7% di agosto 2024. Le ibride plug-in raggiungono il 7,1%, più che raddoppiando rispetto al 3,5% dello scorso anno, pur leggermente in calo rispetto al 7,5% di luglio. Complessivamente, i veicoli a ricarica elettrica coprono il 12,0% del mercato, sotto il 12,4% del mese precedente.
L’UNRAE evidenzia come la stagnazione sia legata al ritardo nell’attivazione degli incentivi del Ministero dell’Ambiente, invitando a evitare ulteriori restrizioni come l’eco-score, che ridurrebbe i modelli ammissibili. Limiti ISEE, obbligo di rottamazione e vincoli territoriali potrebbero compromettere l’equità. Anche la scadenza del 30 giugno 2026 per la validazione delle prenotazioni rappresenta un freno all’utilizzo efficace dei fondi disponibili.
“L’automobile resta un pilastro fondamentale per la mobilità e l’economia del Paese, e registrare un calo ad agosto è preoccupante, nonostante sia un mese tradizionalmente meno significativo. La flessione di quasi il 3% rispetto allo stesso periodo del 2024, già in calo del 13,4%, conferma la sofferenza cronica del settore. Nei primi otto mesi del 2025 mancano 40.000 immatricolazioni rispetto all’anno precedente e 285.000 rispetto al 2019, un gap del 21,6%”, sottolinea Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE.
“Se la transizione ecologica vuole decollare, servono incentivi concreti: l’annuncio del MASE, ancora senza applicazione, ha congelato il mercato. Chiediamo misure operative, semplici e durature, e una riforma fiscale sulle auto aziendali per recuperare terreno e sostenere la mobilità elettrica”, aggiunge Pietrantonio.
Seguici qui