Mercato auto Italia: dopo l’ennesimo calo di agosto le associazioni chiedono che il governo intervenga
Le associazioni chiedono un intervento immediato del governo per risollevare il mercato auto italiano
Dopo aver ridotto le previsioni di vendite annuali di auto in Italia, l’UNRAE rinnova la sua richiesta al governo di definire nuove strategie per sostenere la transizione energetica del settore automobilistico. In particolare, l’UNRAE chiede che i 240 milioni di euro di fondi residui per gli incentivi auto siano destinati alla fascia 0-20 g/km di CO2. Questo intervento mira a dare una nuova spinta alle vendite di auto elettriche e ibride plug-in.
Le associazioni chiedono un intervento immediato del governo per risollevare il mercato auto italiano
Il presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, ha ribadito “la necessità di scelte cruciali per supportare la transizione energetica, a partire dal recupero di ulteriori 250 milioni di euro (parte del miliardo previsto per il 2025) che sono stati sottratti dal DL Coesione.”
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, commenta: “I dati di agosto confermano la grave difficoltà del mercato automobilistico italiano, penalizzato dai significativi aumenti dei prezzi e da una transizione energetica sempre più complessa. Una magra consolazione per gli italiani è il fatto che le difficoltà sono simili per gli automobilisti in altri paesi dell’Unione Europea. È evidente che è necessario rivedere la politica per l’auto, non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo.”
Anche Massimo Artusi, presidente di Federauto, sottolinea che “resta centrale la necessità di una revisione strutturale della fiscalità per le auto aziendali. Questa misura di politica economica, ormai non più procrastinabile, avrebbe effetti positivi sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza stradale, contribuendo a un maggiore ringiovanimento del parco auto circolante.”
Roberto Vavassori, presidente dell’ANFIA, commenta anche sul tema dei finanziamenti e della situazione economica del Paese: “L’effetto prolungato dell’inflazione, insieme ai tassi di interesse ancora elevati per il finanziamento dell’acquisto di un nuovo veicolo, influisce negativamente sul desiderio dei consumatori di cambiare auto. Questo è confermato dal calo registrato nelle vendite sia a luglio che ad agosto.”
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