Mercato auto italiano in calo ad agosto: -13,4%
Il mercato auto cala anche ad agosto e UNRAE chiede al governo di intervenire
Il mercato auto in Italia ha vissuto un mese di agosto non particolarmente entusiasmante. In totale sono state esattamente 69.121 le nuove immatricolazioni. Questo dato rappresenta un calo del 13,4% rispetto alle 79.787 unità che si erano registrate nel medesimo mese dello scorso anno, quando invece vi era stato un aumento del 12%. Questo calo registrato finisce per ridurre la crescita cumulata dei primi otto mesi del 2024 al 3,8% rispetto al 2023, con un totale di 1.080.447 vetture che sono state immatricolate.
Il mercato auto cala anche ad agosto e UNRAE chiede al governo di intervenire
Ad agosto, la quota di BEV ha raggiunto il 3,7%. Si tratta di una piccola crescita di 0,3 punti percentuali rispetto allo scorso mese di luglio. Le ibride plug-in (PHEV), invece, sono scese al 3,5%. Nel complesso la quota di veicoli elettrici e ibridi plug-in (ECV) si è attestata al 7,2%, con una riduzione rispetto al 9,1% registrato lo scorso anno.
L’UNRAE considerati questi risultati ritiene che al più presto il Governo dovrebbe definire una strategia chiara per il settore automobilistico. Il Presidente Michele Crisci ritiene sia necessario prendere decisioni importanti per favorire la transizione energetica, a partire dal recupero di ulteriori 250 milioni di euro, parte del miliardo previsto per il 2025, che sono stati sottratti dal DL Coesione. “È inoltre importantissimo eliminare il price cap per le auto nella fascia 0-20 g/Km di CO2 oppure equipararlo a quello della fascia 21-60 g/Km. Tutto ciò deve essere inserito in un piano strategico triennale più ampio per gli anni 2025, 2026 e 2027”, ha dichiarato.
UNRAE infine evidenzia che occorre con una certa urgenza riformare il trattamento fiscale delle auto aziendali, rivedendo la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi in relazione alle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento a tre anni. Questo intervento è condizione necessaria per rilanciare la competitività delle imprese italiane favorendo il rinnovo del parco auto circolante, cosa che ovviamente migliora non solo la sicurezza stradale ma anche la sostenibilità ambientale.
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