Mercedes Classe C, niente tre cilindri per la berlina di Stoccarda
Downsizing fino ad un certo punto
Il downsizing e la corsa all’efficienza hanno quindi trovato i loro limiti con Mercedes: contrariamente a quanto era stato previsto, i propulsori tre cilindri allo studio – diesel e benzina – verranno limitati alle Classe A e Classe B nelle loro versioni entry level. Potrebbero anche essere integrati a motori ibridi.
Ma in ogni caso, il tre cilindri non è previsto sulle berline o coupé con la Stella a tre punte. Le Classe C e Classe E sono escluse automaticamente da questo propulsore. L’architettura implicherebbe “troppi compromessi”, tra l’altro per quanto riguarda la rielaborazione del blocco, come spiega B. Heil, e in quanto i guadagni in fatto di consumi non sarebbero così eclatanti e convenienti da giustificare il passaggio dal quattro al tre cilindri.
Scendendo più nello specifico, il tre cilindri implica un equilibrio meno bilanciato rispetto ad un motore quattro cilindri e un funzionamento più “brutale” con delle vibrazioni meno sotto controllo soprattutto quando il motore gira a regime basso. Sono da aggiungere poi i contro alberi per l’equilibrio, unica soluzione per far fronte alla problematica, e il peso aumenta logicamente. A lungo termine l’affidabilità della meccanica potrebbe essere compromessa.
Discorso diverso invece per la nuova motorizzazione quattro cilindri sempre allo studio, tra l’altro anche con possibilità di diesel. L’unità 2.1 litri con nome in codice OM651 presente sulla maggior parte della famiglia Mercedes potrebbe essere sostituita tra non molto ormai: si parla di un debutto previsto per inizio 2015.
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