Milano: operatrice dell’Amsa multata mentre salva la vita a un uomo

La donna era in servizio quando ha assistito a un incidente e si è precipitata in soccorso

Celia Prada non avrebbe mai pensato che la ricompensa per aver praticato un tempestivo massaggio cardiaco a un uomo investito sulle strisce, sarebbe stata una bella multa da parte dei vigili. Il furgoncino dell'operatrice ecologica era infatti parcheggiato in divieto di sosta poco lontano dal luogo dell'incidente, e la municipale sostiene che potrebbe anche esserne stato la causa
Milano: operatrice dell’Amsa multata mentre salva la vita a un uomo

Un tranquillo pomeriggio di gennaio a Milano, quartiere Isola. Un uomo di 55 anni attraversa la strada e improvvisamente un motorino gli è addosso, facendolo balzare sull’asfalto privo di sensi. Poco distante una donna assiste alla scena e subito raggiunge la vittima.

Celia Prada, operatrice ecologica di origini peruviane, da otto anni lavora per l’Amsa ed è molto conosciuta e apprezzata dai suoi colleghi. La donna è pratica anche di primo soccorso per questo, non appena si rende conto che l’uomo è presumibilmente in pericolo, si precipita per praticargli il massaggio cardiaco, visto che è in atto un arresto cardiocircolatorio.

“Ho visto un uomo sbalzato in aria, ricadere a terra e restare lì immobile, come morto. Ho lasciato giù i sacchi della spazzatura e sono corsa ad aiutarlo”, racconterà poi.

Impegnata a soccorrere una persona, la donna non si è ovviamente preoccupata del furgoncino che poco prima aveva lasciato in divieto di sosta, all’incrocio tra via Alserio e via Civerchio, mentre era intenta a cambiare i cestini. Peccato però che all’arrivo della polizia locale, mobilitata per l’incidente, le sia stata servita una bella multa!

Il tempestivo intervento da parte di Celia ha salvato la vita di quell’uomo, come ha precisato al personale del 118 un medico civile intervenuto durante i soccorsi, riportando come la vittima avesse subito un doppio arresto cardiaco. Nessuna pietà però da parte degli agenti della municipale, i quali addirittura hanno ipotizzato che proprio il furgoncino di Celia potrebbe aver causato l’incidente.

“Ci dispiace ma non potevamo non notificare la posizione del mezzo Amsa nell’incrocio – hanno spiegato dal comando della locale – Potrebbe aver impedito la visuale al guidatore dello scooter”.

“Dove avrei dovuto andare? Ero scesa pochi secondi prima di continuare il mio giro”, è stata la risposta di Celia, incredula davanti alla multa. La sanzione è di 27,50 euro, da pagare entro cinque giorni prima che lieviti a 65. Dall’Amsa stanno valutando se sostituirsi al pagamento, ma secondo la donna è stata commessa un’ingiustizia. “Sono amareggiata – ha riferito l’operatrice ecologica – È inspiegabile. Pensavo che il vero reato fosse l’omissione di soccorso“.

Una volta tornato cosciente, grazie all’intervento di Celia, per il malcapitato investito sulle strisce la vicenda si è conclusa senza gravi conseguenze alla clinica Città Studi, in codice giallo. Almeno lui si spera avrà parole di ringraziamento per colei che gli ha salvato la vita.

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