Nuovo Mitsubishi L200 2019, PROVA SU STRADA della sesta generazione
Nuovo motore e diversi aggiornamenti tecnici ed estetici
Il Mitsubishi L200 è uno dei pick-up più popolari del suo segmento. In Europa questo genere di carrozzeria è associata più al lavoro che alla guida e allo svago, ma le ultime evoluzioni di quasi tutti i modelli della medesima categoria l’hanno sempre più velocemente avvicinata ai SUV. Se, però, mezzi come la Mercedes Classe X puntano moltissimo su comfort e livello premium dei contenuti, il Mitsubishi L200 vuole ancora associare un certo livello di comodità con la sua forza e la sua capacità di adattarsi a qualsiasi situazione. Questa filosofia si riflette anche sulla sesta generazione che è stata introdotta quest’anno, già in vendita presso i concessionari. Dal punto di vista estetico l’L200 non si discosta molto dal suo predecessore, ma è andato piuttosto a correggere e migliorare quegli specifici settori nei quali mancava, creando di conseguenza un mezzo che, al netto della legislazione italiana sui pick-up, diventa davvero attraente, che se solo la nostra amministrazione lo permettesse sarebbe perfetto anche per andare in vacanza con la famiglia.
Il Mitsubishi L200 2019 cambia poco esteticamente, ma le novità ci sono
Come dicevamo, dal punto di vista estetico il nuovo Mitsubishi L200 2019 non è stato stravolto. È sempre lui, ma la casa è riuscito a modernizzarlo e a renderlo estremamente più accattivante. Merito in particolar modo della calandra e dei gruppi ottici, questi ultimi notevolmente più sottili e filanti. Il loro design si unisce ora idealmente alla calandra, composta adesso da due fascioni cromati (volendo il colore comunque si può personalizzare) con il logo sempre ben evidente al centro. Al di sotto della calandra notiamo inoltre i nuovi fari fendinebbia, ora circondati da una massiccia cromatura “a boomerang”, che rende ancora più aggressivo lo “sguardo” dell’L200 nel traffico. Alzando gli occhi notiamo che anche la linea anteriore del cofano è stata alzata, per la precisione di ben 40 mm. Questo ha reso il muso meno cascante e ha acuito la sensazione di muscolarità generale dell’auto. Del resto l’L200 è decisamente muscolare, come confermano i massicci passaruota. Le nervature sulla fiancata sono sempre evidenti come in passato e contribuiscono a separare in maniera netta la zona posteriore da quella anteriore. Completano il quadro i nuovi cerchi in lega da 18 pollici, forniti di serie con gli allestimenti top e caratterizzati dallo speciale mozzo pronunciato. La divisione tra il cassone e l’abitacolo di guida è stata ripensata, in modo da attenuare quanto più possibile la rumorosità del mezzo. Sul posteriore sono cambiati leggermente i fari, ora a sviluppo verticale e non più sconfinanti sulla fiancata. Il cassone misura 1.520×1.470 mm ed è accessibile tramite un portellone molto ampio e decisamente solido. Naturalmente sono sempre disponibili varie coperture a scelta per questa zona, dal telone alla serranda, arrivando fino al popolare tettuccio che rende abitabile anche il retro.
L’interno è stato più aggiornato che rivoluzionato, andando a toccare in particolare le forme generali della pancia. Il tunnel centrale, dove si trova anche il sistema di infotainment da 7 pollici di diagonale, è ora meno tondeggiante e più longilineo, grazie in particolare ai nuovi dettagli cromati sulle fiancate. Il resto dei pulsanti, climatizzatore compreso, sono rimasti inalterati. Sono però state ripensate le prese USB, ora due per guidatore e navigatore, e due ulteriori come optional per i passeggeri. Grazie al nuovo vano ricavato davanti al cambio, è possibile riporre smartphone e oggetti con comodità, anche se il fatto che entrambe le prese comunichino con l’infotainment a volte può causare un po’ di confusione con Apple Carplay e Android Auto. Al di sotto della manopola classica del cambio troviamo la ghiera del sistema Super Select 4WD-II, che ci permette di scegliere agevolmente tra due ruote motrici (2WD posteriore), integrale (4WD), integrale con blocco del differenziale centrale (fino a 100 km/h senza fermarsi) e infinite il top assoluto per il fuoristrada, ovvero l’integrale con blocco del differenziale e marce ridotte. Sotto troviamo due nuovi pulsanti, uno per l’Hill Descent Control (ovvero la discesa a velocità controllata) e il secondo per la modalità di guida in off-road (ghiaia, sabbia, fango/neve, roccia). Dal punto di vista dei materiali non abbiamo a che fare con un cruscotto che punta al segmento premium, bensì a quello del lavoro. La plastica dura è diffusa, ma questo rende molto più gestibile e pulibile l’intero abitacolo. Si tratta di una scelta fatta non per economizzare, ma proprio pensando all’utilizzo che verrà fatto di questo mezzo. I materiali soffici al tatto e belli da vedere sono riservati ad altre zone del mezzo, come i nuovi poggia-ginocchia all’altezza del tunnel e i braccioli, anche sulle portiere.
Il nuovo motore del Mitsubishi L200 2019
Come detto, il motore del Mitsubishi L200 2019 è forse il cambio più radicale di questa sesta generazione. Dal vecchio 2.400, declinato in potenze da 154 e 180 Cv, si passa ora ad un nuovo 2.200 diesel con potenza da 150 Cv e, soprattutto, 400 Nm di coppia massima. Realizzato con testata in alluminio e compatibile con il sistema Start&Stop, questo 2.200 può essere associato sia ad un cambio manuale a sei marce che ad un automatico a sei rapporti con convertitore di coppia. Si tratta di una meccanica che punta molto di più sulla forza che sullo scatto e la velocità, per quanto non se la cavi male in questo settore. Secondo i dati forniti dalla casa, il consumo di gasolio si assesterebbe tra i 7,5 (manuale) e i 7,8 (automatico) litri ogni 100 km, ovvero tra i 12,8 e i 13,3 km al litro. Le emissioni di CO2, invece, si assestano tra i 198 e i 206 g/km di CO2. Tutti questi dati sono verificati attraverso i nuovi test WLTP e quindi il 2.2 Mitsubishi rispetta in pieno le richieste dello standard Euro 6d-Temp. Il motore è associato ad un serbatoio AD-Blue da 21 litri, che la casa prevede poter durare fino a 21.000 km di percorrenza prima di essere sostituito.
Come va il nuovo Mitsubishi L200 2019?
Il nuovo Mitsubishi L200 è oggettivamente un mezzo che punta sulla forza e sulla sua capacità di carico e di viaggio. Durante questa nostra prova su strada in anteprima abbiamo potuto condurre il mezzo sulle strade dell’Andalusia, sia su asfalto che su una lunga strada bianca. Il sistema di sospensioni e ammortizzatori dell’L200 è rimasto il medesimo della quinta generazione, quindi con molle elicoidali sull’anteriore e a balestra sul posteriore. Queste, però, sono diventate più rigide, mentre gli ammortizzatori sono ora più grandi. Il risultato alla guida è un mezzo molto più preciso e rigido rispetto al passato, ma comunque capace di assorbire con una certa efficacia le asperità del terreno. La strada bianca che abbiamo affrontato era ricca di pietre e di buche, anche abbastanza profonde, ma il sobbalzo dell’L200 non è mai sembrato eccessivo, sia in un senso che nell’altro. Quando la strada si è fatta decisamente ricca di sassi e ostacoli, abbiamo utilizzato la ghiera per passare alla modalità integrale con blocco del differenziale, che si è comportata abbastanza bene. L’unica volta che ci siamo trovati in difficoltà è stato affrontando una salita non molto ripida in seconda marcia, dove la scelta di ridurre cilindrata e potenza del motore si è un po’ fatta sentire. Nulla di particolarmente grave, anche perché in seguito abbiamo invece affrontato un percorso off-road più tecnico con le marce ridotte inserite. In quel momento l’L200 ha mostrato tutti i suoi muscoli, superando gli ostacoli senza la minima esitazione. In questo senso ci è venuto in aiuto il cambio manuale che avevamo in dotazione, molto preciso e meccanico, in grado di restituire un ottimo feeling. È sicuramente il cambio che consiglieremmo a chi vuole usare il pick-up di Mitsubishi su questo genere di strade impegnative. Se, invece, l’uso sarà destinato più verso l’asfalto, propenderemmo per l’automatico con commutatore di coppia. Molto ben calibrato, ha come unico difetto una leggerissima vibrazione durante la cambiata sulle marce più alte, che però non rovina in nessun modo l’esperienza di guida. Il nuovo automatico a sei rapporti è decisamente comodo e ben concepito (anche se i paddle al volante ci sono sembrati più una piccola concessione alla sportività che un accessorio davvero utile). Le dimensioni ragguardevoli del Mitsubishi L200 sono egregiamente controllate grazie allo sterzo preciso e all’utilizzo di diversi aiuti alla guida come la frenata di emergenza, la mitigazione dell’accelerazione accidentale entro 4 metri, il radar per il traffico laterale, il controllo dell’angolo cieco e la telecamera a 360°, preziosissima per i parcheggi. Sono offerti anche il cruise control e il sensore di controllo della corsia, purtroppo non adattivi.
Quanto costa il nuovo Mitsubishi L200 2019?
Il listino prezzi del nuovo Mitsubishi L200 2019 parte da una base di 24.836,07 €, naturalmente IVA esclusa vista la natura commerciale del mezzo. Chiavi in mano si tratterebbe di 30.950 €. Insieme alle versioni standard è offerta anche una speciale Launch Edition Double Cab Hurricane, in edizione limitata a 100 esemplari. Realizzata sulla base del top di gamma Diamond, propone di serie la colorazione arancio Sun Flare Orange (quella che vedete nel nostro video e nelle nostre foto) e a scelta il cambio manuale o automatico. Il suo prezzo è di 42.300 € per il primo e 44.500 € per il secondo. Fino al 31 dicembre, comunque, è prevista una speciale campagna di lancio che parte da 18.850 € a salire a seconda degli allestimenti, anche senza permuta o rottamazione.
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