Nio sospende la produzione della batteria semi-solida da 150 kWh: troppo costosa
Il costo eccessivo e lo scarso interesse dei clienti sarebbero alla base della decisione
Un anno e mezzo fa, Nio aveva avviato la produzione in serie della sua innovativa batteria da 150 kWh, promettendo autonomie fino a 1.000 km grazie a un elettrolita polimerico semisolido simile a un gel. L’idea era ambiziosa: offrire ai clienti la possibilità di guidare senza soste per distanze eccezionali. Tuttavia, la realtà del mercato si è rivelata diversa.
Nio sospende la produzione della sua batteria semi-solida
Il CEO William Li ha spiegato al portale Electric Vehicles che la produzione è stata interrotta dopo poche centinaia di unità. Il motivo principale? La domanda è risultata molto più bassa del previsto. I clienti Nio, pur avendo la possibilità di aggiornare i loro veicoli con la batteria da 150 kWh presso le stazioni di sostituzione, hanno scelto di non farlo. “Il pacco batteria da 150 kWh ha un costo di abbonamento elevato e non viene utilizzato con la frequenza attesa”, ha dichiarato Li, sottolineando che l’adozione non giustifica né il business né l’esperienza d’uso.
Il costo eccessivo e lo scarso interesse dei clienti sarebbero alla base della decisione
Il manager ha attribuito il scarso interesse anche alla rete di stazioni di sostituzione delle batterie in Cina, ormai molto estesa. Oggi, con oltre 3.500 punti operativi, il 97% degli utenti preferisce la batteria standard da 75 kWh, rendendo superflua un’autonomia estrema. Inoltre, il numero di persone interessate a guidare 1.000 km senza soste è estremamente limitato.
La batteria semi-solida, sviluppata a Nanchino in collaborazione con WeLion, era stata annunciata nel 2021 e inizialmente montata sulla berlina ammiraglia ET7. Nonostante le prestazioni eccezionali e la capacità di percorrere fino a 1.055 km secondo il ciclo CLTC, il costo elevato — equivalente a un’intera ET5 — ne ha limitato l’adozione.
Nio aveva già confermato che la batteria non sarebbe comunque arrivata in Europa, dove servirebbero ulteriori test e certificazioni. Il progetto, pur innovativo, dimostra come autonomia estrema e costi elevati possano entrare in conflitto con le reali esigenze dei clienti.
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