Opel Adam, ufficiale il nome della piccola citycar Premium
Omaggio al fondatore dell'azienda
Come avevamo anticipato, la nuova piccola citycar Premium di Opel, quella che nei mesi scorsi (per mancanza di informazioni precise) abbiamo battezzato Junior o Allegra, si chiamerà Adam, allo stesso modo del fondatore dell’azienda tedesca: il costruttore di Russelsheim ha annunciato ufficialmente, ieri, la denominazione di questa utilitaria compatta che sarà svelata al Salone di Parigi 2012, durante il prossimo autunno, che sarà in vendita a partire dalle prime settimane dell’anno venturo e che è stata concepita per rubare vendite e fette di mercato a Fiat 500 e all’hatchback MINI.
L’annuncio solenne del nome di battesimo di questa nuova vettura Opel, pensata anche e soprattutto per risollevare le sorti dell’azienda tedesca, afflitta da ingenti perdite, non è stato seguito, però, dalla comunicazione di qualche informazione ufficiale in merito alla vettura: non conosciamo ancora le caratteristiche precise di questa citycar di segmento A Premium.
Di lei, della nuova Opel Adam, possiamo dire soltanto che verrà assemblata sulla stessa piattaforma della prossima generazione di Opel Corsa, che poi è il medesimo pianale di Chevrolet Aveo/Spark, che sarà lunga approssimativamente 370 centimetri, che sarà dotata soltanto di tre portiere, che sarà equipaggiata con una nuova gamma di motori a quattro e tre cilindri, benzina e diesel, con cilindrate comprese tra 1,0 litri e 1,6 litri (molti di questi propulsori saranno catalogati Euro 6 e saranno equipaggiati con iniezione diretta del carburante e con sistema di sovralimentazione), che imporrà nuovi standard di consumi ed emissioni, al ribasso, nella gamma Opel, che sarà abbondantemente personalizzabile e molto più curata di ogni altro veicolo del listino del Fulmine.
Lasciateci dire che Opel Adam porta un nome di battesimo molto più significativo e molto meno bizzarro di Opel Mokka, il nuovo SUV compatto svelato al Salone di Ginevra 2012, in arrivo prima della conclusione dell’anno.
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