Parti di auto tra i rifiuti illegali: erano dirette in Africa
Molti vengono bruciati, rilasciando sostanze tossiche
Il fenomeno del traffico illecito di rifiuti verso l’Africa è (purtroppo) in aumento e, secondo l’Agenzia delle Dogane, lo scorso anno i sequestri dei rifiuti illegali sono triplicati, arrivando ad oltre 7.000 tonnellate. Lo scorso 3 settembre a Salerno è stato sequestrato un carico di 16 tonnellate, tra cui numerosi parti di auto e moto.
Dai freni ai motori
Come scrive ‘Il Post’, i container contenevano di tutto: dai freni ai motori, dagli sterzi alle ruote, passando per batterie e marmitte. Molte delle quali ancora intrise di lubrificanti, nonostante la spedizione fosse accompagnata da una dichiarazione di avvenuta bonifica.
Questo è stato solamente l’ultimo sequestro, visto che nel corso degli ultimi mesi si erano registrati altri casi a Torino e Genova. Non solo ovviamente delle parti di auto e moto, ma anche materiale edile, elettronico, estintori e pannelli solari. Insomma, una quantità industriale di rifiuti illegali, spediti in Africa per lo smaltimento.
Tutti in Africa
Il Ghana è il paese dove viene destinata la maggior parte di questi rifiuti illegali, visto che alla periferia di Accra c’è la più grande discarica di rifiuti elettronici del mondo, di cui si parla dell’85% circa provenienti dall’Europa. Ed aggirare le norme non è così complicato, visto che basta definire i rifiuti come ‘elettronica di seconda mano’ per poter così eludere i controlli.
Sono anche, comunque, le destinazioni di questi rifiuti: dal Senegal alla Nigeria, passando dalla Sierra Leone al Togo. E molti di essi vengono bruciati per estrarre i materiali preziosi, rilasciando però delle sostanze tossiche nell’ambiente.
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