Patente di guida, ora si potrà anche volare

E' un documento di identificazione a tutti gli effetti

La patente di guida è equivalente alla carta d'identità e può essere quindi mostrata per il riconoscimento alle Forze dell'Ordine. E se la dimenticheremo in fase di check in aereoporto potrà essere usata per salire a bordo di un aereo, proprio dato che è equipollente ad un documento d'identità
Patente di guida, ora si potrà anche volare

Patente di guida – Oggi anche i più sbadati potranno prendere un aereo. Sì, se state per prendere un volo con destinazione nazionale e vi accorgete di aver dimenticato a casa la carta d’identità non c’è nessun problema. Basta avere con sè la propria patente di guida, anche in formato card, per imbarcarsi comunque.

Per i cittadini italiani la patente di guida, sia cartacea che card, è equivalente alla carta d’identità e può essere quindi mostrata per il riconoscimento alle Forze dell’Ordine. Inoltre, è sufficiente come unico documento anche in caso di fermi di controllo mentre si guida, nonostante sia consigliabile avere con sè un altro documento per diminuire gli eventuali tempi attesa nel caso gli agenti avessero dei dubbi sulla genuinità della “tesserina rosa” e volessero quindi accertare in questura l’identità del titolare della patente. Il Decreto del presidente della Repubblica n. 445 del 28/12/2000 prevede, infatti, l’utilizzabilità della “patente card” come documento di riconoscimento. “Sono equipollenti alla carta di identità il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato.” spiega il decreto.  “La patente di guida, anche nel nuovo formato card, è considerata un valido documento di identificazione a tutti gli effetti. L’articolo 292 del R.D. 6 maggio 1940, n. 635, rubricato ‘Regolamento per l’esecuzione del T.U. 18 giugno 1931, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza’, prevede che l’identità personale possa essere dimostrata con ogni documento munito di fotografia e rilasciato da un’Amministrazione dello Stato e, tra questi, è menzionata esplicitamente la patente di guida.chiarisce la Polizia di Stato sul proprio sito internet.

La patente card è più pratica da tenere in tasca e meno delicata rispetto a quella di carta che ha sostituito dall’ottobre 1999. Inoltre, esiste in due formati, entrambi ugualmente validi ai fini identificativi. Quello più recente, emesso dal 19 gennaio 2013, è stato, però, adeguato agli standard europei e non contiene più l’indicazione della residenza del titolare. In caso di verbale per violazione del Codice della Strada può quindi nascere per gli agenti il problema di accertare la residenza di chi ha commesso la violazione. Di norma, il controllo viene fatto in pochi minuti con i mezzi informatici a disposizione della pattuglia. Disporre di un secondo documento da esibire (basta anche il tesserino del Codice Fiscale) può quindi far risparmiare il tempo dell’operazione.

La patente straniera, anche in formato comunitario, in Italia, non ha, invece, valore di carta d’identità ed in caso di controllo, quindi, deve essere mostrata agli agenti insieme a un documento di riconoscimento. Per gli extracomunitari, invece, la licenza di guida deve essere esibita con il passaporto e il permesso di soggiorno.

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