Pensionato ripara una buca in strada con del bitume ma il Comune lo multa per 882 €

La vicenda del signor Trenta, 72 anni, di Barlassina (Monza e Brianza) che si è visto recapitare la cospicua sanzione

Pensionato ripara una buca in strada con del bitume ma il Comune lo multa per 882 €

In Italia prendere l’iniziativa, anche per il bene comune, può costare caro. Lo sa bene Claudio Trenta, 72 anni, pensionato di Barlassina, in provincia di Monza e Brianza, che dopo aver segnalato una buca pericolosa in strada, non ricevendo dopo parecchio tempo nessun feedback sulla risoluzione del problema, ha deciso di fare tutto da solo. Così il 72enne, come documentato sui social, si è attivato in prima persone e con mezzo sacco di bitume e tre minuti di lavoro ha riparato la buca in strada.

La beffa della multa da 882 € recapitata a casa

Peccato però che l’intraprendenza del signor Trenta non fosse accompagnata dalla necessaria autorizzazione da parte del Comune di Barlassina che ha la competenza sulla strada interessata. Così il 72enne si è visto recapitare a casa una “beffarda” multa da 882 €, spese di notifica comprese, elevata dallo stesso Comune, per violazione dell’articolo 21 del Codice della strada, ovvero il trasgressore “eseguiva opere sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa, senza la preventiva autorizzazione della competente autorità”.

Le numerose segnalazioni del signor Trenta

Come racconta Trenta, la buca si era aperta da circa tre mesi tra via Monte Santo e via Trieste in mezzo alle strisce pedonali, rappresentando una pericolosa insidia soprattutto per pedoni, ciclisti e motociclisti. Nell’arco di questo periodo, afferma il 72enne: “L’ho segnalato più volte via Whatsapp sia alla Polizia locale sia al capo dell’Ufficio tecnico comunale. Dato che non cambiava nulla, dopo mesi ho scritto anche al Prefetto e poi ai carabinieri di Seveso. Infine, dopo un’altra settimana durante la quale non ho ricevuto alcuna risposta, sono andato a comprare un sacco di bitume e il 26 aprile scorso ho provveduto da solo”.

Nel verbale c’è anche l’obbligo a riaprire la buca

Come per tutte le sanzioni stradali, se Trenta pagherà entro cinque giorni beneficerà della riduzione del 30% e se la potrà così cavare con “soli” 662 €, spese di notifica comprese. Ma il 72enne ha già affermato di non avere alcuna intenzione di pagare il verbale, nel quale è contenuta anche la sanzione accessorie che recita testualmente: “obbligo di rimozione delle opere abusive”. In sostanza Trenta, oltre a pagare la multa, dovrebbe pure riaprire la buca che ha riparato. Annunciando che farà ricorso e di essere pronto a una denuncia per omissioni di atti di ufficio, il signor Trenta ribadisce le sue ragioni: “Non pagherò mai quella multa. Tra l’altro nel verbale c’è scritto che sono obbligato alla ‘rimozione delle opere abusive’. Significa che dovrei anche riaprire quella buca del diametro di 30 centimetri, pericolosa per i passanti? Assurdo”.

Il sindaco: “Applicate le norme che regolano il codice della strada”

Sulla vicenda, il sindaco di Barlassina, Piermario Galli, ha replicato che “la buca si è già riformata perché il signor Trenta non ha utilizzato materiale adeguato a ripararla”. Poi smentendo la versione del pensionato relativamente al tipo di segnalazioni inviate ha affermato: “I dipendenti comunali non passano la giornata su Facebook alla ricerca di post di denuncia. Esistono dei canali ufficiali per questo tipo di segnalazioni, dall’indirizzo email dell’Ufficio tecnico che è chiaramente riportato sul sito del Comune alla app comunale. Non è mai arrivata nessuna comunicazione dal signor Trenta in tutti questi mesi”.

Promettendo di intervenire il prima possibile sulla buca in questione, relativamente alla sanzione comminata al 72enne, il sindaco si è limitato a commentare: “Esiste un codice della strada e va rispettato, anche e soprattutto per un problema di attribuzione delle responsabilità. Cosa accadrebbe – conclude Galli – se chiunque potesse agire a sua discrezione sulla segnaletica o sulla manutenzione stradale? Sarebbe un caos totale, pericoloso per tutti”.

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