Pirelli: dalla Cina pronta una maxi Opa da 7 miliardi di euro
Per Trochetti Provera si chiuderà entro la fine del week end
Pirelli – Continua la campagna acquisti del made in Italy. Questa volta tocca a Pirelli destinata a finire nelle mani di un socio cinese, la China Chemical Corporation. L’operazione è stata confermata ieri dai grandi soci riuniti in Camfin: Marco Tronchetti Provera, UniCredit, Intesa Sanpaolo e i russi di Rosneft.
Su richiesta della Consob, la Camfin e i suoi azionisti hanno comunicato che “sono in corso trattative con un partner industriale internazionale per un’operazione relativa alla partecipazione detenuta da Camfin in Pirelli, finalizzata a garantire stabilità, autonomia e continuità nel percorso di crescita nel tempo del gruppo Pirelli che manterrebbe gli headquarter in Italia”. L’operazione vedrebbe il trasferimento dell’intera partecipazione detenuta da Camfin, circa il 26,2%, ad un prezzo di euro 15 per azione a una società italiana di nuova costituzione, controllata dal partner industriale internazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin in detta società. Una volta perfezionato l’acquisto verrà lanciata una maxi offerta pubblica, da 7,15 miliardi di euro, di acquisto sulla totalità delle azioni di Pirelli che porterebbe all’uscita dal listino del produttore di pneumatici per automobili, moto e veicoli industriali, dopo 93 anni di permanenza a Piazza Affari. Infatti, ChemChina dovrà arrivare almeno a controllare il 95 per cento di Pirelli, ovvero la quota minima necessaria per ritirare la società dalla Borsa.
Il trasferimento della partecipazione resterebbe subordinato all’autorizzazione antitrust e alle altre condizioni tipiche di questo tipo di operazioni. ”Entro il weekend si chiude. Ci sono ancora dei passi da fare” ha detto il presidente di Pirelli Marco Trochetti Provera lasciando la sede di Gpi. Pirelli resterà italiana? Gli è stato chiesto. ”Finché non ci saranno i comunicati non posso dire nulla”. Il titolo di Pirelli, dopo aver toccato un massimo 15,8 euro, ha chiuso a 15,2 euro per azione, sopra il prezzo dell’eventuale Opa. China Chemical Corporation è un colosso da 244 miliardi di yuan di fatturato (circa 36 miliardi di euro), al 19mo posto tra le “big” mondiali della Cina e al 355esimo nella classifica di Fortune.
L’arrivo del colosso China Chemical Corporation e la conseguente uscita dalla borsa di Pirelli servirà a permettere al gruppo un sostanzioso riassetto industriale. Molto probabilmente la divisione pneumatici industriali sarà scorporata da Pirelli e unita alle divisioni pneumatici industriali di ChemChina, mentre quella che si occupa di pneumatici per auto resterà all’interno del gruppo milanese, di modo che se la società dovesse ritornare in borsa, potrà presentare alla nuova quotazione dei conti migliori. La nuova Pirelli dovrebbe tornare in borsa nel giro di quattro anni. La presidenza di Tronchetti Provera sarà garantita fino al 2021 e la sede della società, così come le sue divisioni ricerca e sviluppo, dovrebbero rimanere in Italia.
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