Prezzi benzina in aumento, Urso: “Siamo riusciti a contenerli”
Il ministro: "Più bassi del 2023 ed in linea con il 2022"
I prezzi dei carburanti sono tornati in primo piano, in questo inizio di 2025, visto un rialzo importante dei costi ai nostri distributori, tornando ai livelli massimi dallo scorso agosto. Tuttavia, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, non è particolarmente preoccupato: “Siamo riusciti a contenerli”.
”Scenario internazionale sempre più negativo”
Il ministro poi prosegue, durante un Question Time alla Camera: “Nonostante lo scenario internazionale sempre più negativo in cui l’energia è strumento di conflitti armati e di guerre commerciali con la conseguente crescita delle quotazioni del petrolio che all’inizio di quest’anno ha superato gli 81 dollari al barile siamo riusciti a contenere i prezzi dei carburanti e a evitare impatti inflattivi. I prezzi sono sensibilmente più bassi del 2023 ed in linea con quelli del 2022, quando il governo di allora fu costretto a misure straordinarie con grande impatto sui conti pubblici”.
Ci sono dei distributori dove i prezzi sono molto più elevati rispetto alla media nazionale e su questi si concentra Urso: “I casi di prezzi particolarmente elevati sono l’eccezione e quando emergono anomalie come queste il ministero interviene tempestivamente – ha concluso – Nel caso specifico, abbiamo trasmesso i dati alla Guardia di Finanza che è chiamata a svolgere le verifiche necessarie”.
I prezzi di giovedì 16 gennaio 2025
La risalita dei prezzi, comunque, non si ferma ed è proseguita anche nella giornata odierna. In base alla consueta elaborazione di Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale della benzina al self è di 1,821 euro/litro (era 1,80 una settimana fa), mentre quello del diesel è 1,727 euro al litro (1,69). Ancora più cari i costi al servito: 1,957 €/l per la verde, 1,864 euro/litro per il gasolio. I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,742 e 0,765 euro/litro, mentre il metano va da 1,464 a 1,524 euro/kg.
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