Problemi di udito: vincoli e conseguenze al volante
Cosa può accadere in caso di ipoacusie alla propria patente
I problemi di udito possono portare delle conseguenze anche quando si è al volante. Ovviamente il rischio principale è la riduzione della percezione dei rumori interni o esterni all’abitacolo, che permettono di intuire una situazione di pericolo e di agire di conseguenza, per cercare di evitarlo. Ma possono portare anche ad alcuni problemi nel rilascio o rinnovo della patente di guida.
Due metri di distanza
Per poter conseguire o rinnovare la patente A o B, secondo l’articolo 119 del Codice della Strada, occorre percepire da ciascun orecchio la voce di conversazione con distinzione a non meno di due metri di distanza. Anche tramite l’ausilio di apparecchi correttivi, con annotazione sulla patente.
Per quanto riguarda, invece, le patenti C, D o E serve percepire la voce di conversazione a non meno di otto metri di distanza e a non meno di due metri con l’orecchio che sente di meno, senza l’uso di apparecchi correttivi.
Limitazioni se non si posseggono i requisiti
Se non si posseggono questi requisiti, è comunque possibile richiedere la patente A o B, ma servirà rivolgersi ad una commissione medica locale per richiedere l’idoneità ad un tipo di patente diversa (AS o BS).
In base all’esito della Commissione, potrebbero esserci alcune limitazioni, come il divieto di guidare la sera in autostrada o l’obbligo di guidare in presenza di un’altra persona. Solitamente, queste patenti diverse, recano anche l’obbligo di guida utilizzando due specchi laterali (ormai però già presenti sui veicoli).
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