Protesta dei gestori contro i colossi petroliferi: possibile serrata. Ultime novità
Crisi nel settore dei carburanti: le sigle sindacali si riuniscono
Potenziale agitazione nel settore dei carburanti all’orizzonte: il 14 novembre rappresenta una data cruciale per gli automobilisti italiani. In questa giornata, i vertici delle principali sigle sindacali dei gestori di distributori – Faib-Fegica-Figisc/Anisa – si riuniranno per valutare una possibile serrata degli impianti su tutto il territorio nazionale.
Al centro della controversia, la precarizzazione del settore e la gestione degli appalti. Le organizzazioni sindacali puntano il dito principalmente contro i colossi petroliferi, con Eni in prima linea, accusati di aggirare la normativa vigente attraverso l’introduzione massiccia di contratti di appalto annuali. Questa pratica, denunciano i rappresentanti della categoria, sta trasformando una professione storica in un’occupazione precaria priva di tutele.
Il sistema contestato prevede la sostituzione dei gestori tradizionali con nuovi operatori vincolati da contratti di appalto, creando quello che le sigle sindacali definiscono un “sistema perverso di precariato“. Secondo le associazioni, questi nuovi gestori si trovano costretti ad accettare condizioni sfavorevoli per il timore di perdere l’incarico.
La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di riforme del settore. Nell’ottobre 2023, il Parlamento aveva approvato all’unanimità tre risoluzioni per procedere a una riorganizzazione complessiva del comparto, nel rispetto delle normative esistenti. Anche l’attuale Governo ha riconosciuto la necessità di un ulteriore approfondimento del disegno di legge di riforma già presentato in Consiglio dei Ministri.
Le organizzazioni sindacali sottolineano come non sia accettabile una riforma che, anche in vista della decarbonizzazione, favorisca esclusivamente gli interessi delle compagnie petrolifere – che hanno registrato significativi aumenti degli utili negli ultimi anni – a discapito di consumatori e gestori.
La riunione del 14 novembre sarà quindi determinante per comprendere quali azioni concrete intraprenderanno le sigle sindacali per tutelare gli interessi della categoria. La possibilità di uno sciopero nazionale resta concreta, con potenziali ripercussioni significative sulla distribuzione dei carburanti in tutto il paese.
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