PSA, il Carbon Disclosure Project premia il Gruppo per la sua trasparenza ambientale
In riferimento ai dati "reali" sulla CO2
Il Gruppo PSA entra nell’indice delle aziende più trasparenti di Francia e Benelux per quanto riguarda i dati “reali” sull’emissioni di Co2. A dirlo è il Carbon Disclosure Project, una non profit inglese che lavora con alcune delle maggiori multinazionali del mondo per renderne pubblici i dati sulle emissioni di CO2.
Il riconoscimento al Gruppo PSA arriva proprio alla vigilia della conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che inaugurerà i lavori il prossimo 30 novembre a Parigi. I dati forniti dal Gruppo PSA sono stati valutati con la metodologia del Cdp, che attribuisce a ciascuna azienda un punteggio espresso in centesimi. Il voto finale del gruppo francese è stato il massimo con 100/100, un risultato più che ottimo se si pensa che per entrare in uno dei Climate Disclosure Leadership Index regionali del Cdp sarebbe bastato il punteggio minimo di 90/100.
Il Carbon Disclosure Project è un’agenzia di rating che classifica le grandi aziende globali in base alla qualità del loro impegno nella “responsabilità sociale”. Lo scopo è quello di conoscere l’impatto delle grandi imprese sulla sostenibilità e sull’ecologia, ed in questo gioco sembra che i principali marchi stiano facendo bene. Il CDP è stato fondato quasi 15 anni fa e da allora è al servizio degli investitori. Un piccolo gruppo di 35 enti che gestiscono quattro trilioni di dollari di capitale e che vuole essere sicuro che le aziende realizzino opportunità affidabili ed associate ai cambiamenti climatici.
“Servono standard comuni.” ha dichiarato Carlos Ghosn, ad del Gruppo PSA. “Ognuno guida in maniera diversa, e se i Costruttori cominciano a dichiarare consumi in maniera indipendente il tutto diventa arbitrario”.
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