Re-Breath: dopo 3 anni si conclude il progetto europeo sulla riduzione delle emissioni da usura dei freni
Il progetto ha portato allo sviluppo di un sistema frenante innovativo e più sostenibile per gli autobus
Dopo tre anni di lavoro, si avvia alla conclusione il progetto Re-Breath – Reduction of Brake Wear Emissions in the Transport Sector, cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea. L’iniziativa ha coinvolto importanti partner europei con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulle emissioni di polveri sottili generate dai freni nel trasporto pubblico locale, analizzandone gli effetti sull’ambiente e sulla salute. Il progetto ha portato allo sviluppo di un sistema frenante innovativo e più sostenibile per gli autobus, testato per oltre un anno a Bergamo e Bratislava, ottenendo risultati concreti che confermano la validità delle soluzioni adottate.
Si avvia alla conclusione dopo 3 anni il progetto Re-Breath
Al centro del progetto Re-Breath c’è un innovativo sistema frenante sviluppato da Brembo, che unisce dischi realizzati in una speciale ghisa a basso consumo e pastiglie progettate per lavorare in sinergia con questi componenti. Il disco trae origine dall’esperienza maturata da Brembo nel settore privato in vista delle normative Euro 7, mentre la nuova pastiglia, completamente priva di rame, sarà disponibile sul mercato entro la fine del 2025 per i veicoli pesanti. I test su strada hanno dimostrato un netto miglioramento in termini di durata dei componenti e una significativa riduzione delle emissioni di PM10, sia dai freni che nell’ambiente circostante.
I risultati ottenuti dal progetto Re-Breath sono stati condivisi con la Task Force 5 del gruppo PMP dell’UNECE, con l’obiettivo di supportare la definizione dei futuri standard sulle emissioni. I test effettuati hanno dimostrato che la soluzione può essere replicata in altri contesti urbani ad alta densità di traffico. In collaborazione con Arriva Italia e Arriva Slovakia, il sistema frenante innovativo è già in fase di applicazione anche sui veicoli commerciali leggeri in Italia e in Slovenia, anticipando le normative Euro 7. Grazie al coinvolgimento del Comune di Bergamo e del CNR, il progetto rappresenta oggi un modello concreto di mobilità sostenibile.
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