Retrofit e conversione di un’auto termica a propulsione 100% elettrica: domande e costi
Ecco tutte le informazioni utili per attuare il retrofit
Il mondo Automotive sta virando sempre più verso la mobilità sostenibile e verso quella 100% elettrica, ma tu non hai voglia di comprare una vettura mossa solo dall’elettrone e sei pure morbosamente attaccato alla tua Panda 4×4, compagna di mille avventure. Dico bene?
Allora sarai contento di sapere che puoi trasformare la tua Panda in una vettura 100% elettrica. Come? Attraverso una trasformazione ottenibile grazie a un kit dedicato!
Scopriamo come si può fare, quali sono i costi e cerchiamo, pure, di dare una risposta a tutte le domande che ti stanno frullando ora per la testa. Attenzione però. C’è da sottolineare che per effettuare una conversione in un’auto elettrica bisogna non solo sostituire tutto il motore termico ma anche molte altre parti meccaniche della vettura.
La pratica viene chiamata retrofit. E’ stata introdotta in Europa nel 2015, con il decreto retrofit, e permette ai privati e alle aziende di trasformare le proprie auto termiche in auto elettriche.
Di cosa abbiamo bisogno per effettuare la conversione?
Per effettuare il retrofit abbiamo bisogno di un kit di conversione che trasformerà l’auto in una pura elettrica. Questo comprende una batteria dedicata, il trasformatore, elettronica e cavi specifici per l’operazione. Ovviamente, non può mancare nella lista il motore elettrico.
L’operazione di retrofit può essere fatta autonomamente?
No. Bisogna chiedere a una auto-officina autorizzata per compiere operazioni di retrofit. In quel caso verrà rimosso il cuore termico della vettura come le parti meccaniche che non serviranno più e procederanno all’omologazione del mezzo. La nuova batteria, necessaria per l’unità elettrica, sarà posta in sostituzione del serbatoio del carburante oppure all’interno del cofano, se c’è spazio.
Ma quanto mi costa? Ecco il prezzo della conversione elettrica
Il retrofit può portare a una spesa di 15.000-20.000 euro. Il prezzo del kit complessivo potrebbe variare in base alla macchina che si vuole modificare. Il costo varia in base, anche, alla batteria che si vuole scegliere. Le batterie con capienza minime di autonomia (50-60 chilometri) hanno un prezzo di circa 5.000 euro – 6.000 euro, mentre le più capienti (100 chilometri di autonomia) costano anche 7.000 euro-8.000 euro. Nel prezzo si deve contare anche l’unità elettrica e la manutenzione.
In linea di massima, il costo del retrofit dovrebbe essere circa la metà del costo della vettura termica stessa.
Chi dovrebbe pensare al retrofit?
Non ha molto senso se il retrofit ha come scopo quello di convertire una vetture moderna o quasi. Ha molto più senso convertire una vettura quasi d’epoca o dismessa (se cade a pezzi, optate comunque per la rottamazione per ricevere qualche incentivo), o come riqualificazione di una quattro ruote che altrimenti comporterebbe costi di manutenzione ancora più alti per portarla a nuova vita. Ha senso riqualificare vetture con motori poco potenti così da sostituirli con unità elettriche poco costose e batterie non troppo ingombranti.
Quali sono gli incentivi riservati alla conversione elettrica?
In Italia, ci sono incentivi riservati per questo passaggio e che permettono di coprire i costi richiesti per un completo retrofit elettrico, fino a un massimo di 3.500 euro. Da segnalare anche che:
-Non si paga il bollo per cinque anni. Lo stesso si pagherà in seguito per la metà del costo
-Non si pagano i parcheggi nelle strisce blu (questo vantaggio deve essere valutato in base al comune di residenza. Per ulteriori informazioni leggi qui)
-Non si paga l’accesso nelle zone a traffico limitato.
Dove si effettua la conversione?
Nelle officine autorizzate a svolgere tale compito.
Il motore elettrico avrà la stessa potenza di quello sostituito?
Il decreto retrofit specifica che la sostituzione del motore termico deve essere effettuata con un motore elettrico di potenza non inferiore al 65% di quello originale. E’, inoltre, obbligatorio che il peso massimo della vettura non aumenti e che venga preservata la stessa distribuzione dei pesi per una questione di sicurezza.
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