Savaresi: “L’automazione decisiva per una mobilità di auto condivise che funziona” [SPECIALE MOBILITÀ DEL FUTURO 2024]

L'intervista al professore responsabile del dipartimento di elettronica del Politecnico di Milano

Savaresi: “L’automazione decisiva per una mobilità di auto condivise che funziona” [SPECIALE MOBILITÀ DEL FUTURO 2024]

In occasione di “Mobilità del Futuro 2024“, l’evento organizzato e promosso da Brugola OEB, abbiamo intervistato il professor Sergio Savaresi, responsabile del dipartimento di elettronica del Politecnico di Milano, che ci ha fornito una prospettiva più scientifica e accademica sulla transizione energetica e sulle soluzioni da potrer mettere in atto per portarla avanti nel miglior modo possibile.

Servizio pubblico allargato a uso personale

Parlando di transizione Savarersi rifiuta la semplificazione “transizione uguale elettrico” affermando: “L’elettrico è quasi certamente un punto di arrivo per la mobilità personale basata sulle automobili, ma deve essere la fine di un percorso nel quale la cosa fondamentale è cominciare a modificare i modelli di mobilità. Noi siamo abituati a un modello di mobilità basato sull’auto di proprietà personale, un modello che comincia a vacillare e che ci spinge ad evolvere verso un modello in cui la gran parte delle auto saranno condivise, quindi di fatto una forma di servizio pubblico allargato però ad uso personale. Parliamo di un transizione che durerà probabilmente 20-30 anni, nella quale sarà fondamentale la tecnologia dell’auto autonoma”.

Un modello di car sharing evoluto

Il ruolo della tecnologia autonoma nel futuro modello di mobilità immaginato dal professor Savaresi è decisivo per far si che si possano superare i limiti degli attuali servizi di car sharing dove è il cliente a dover raggiungere l’auto, mentre l’ambizione è far si che sia la vettura a raggiungerlo, ad andare a ricaricare in autonomia, facendo così evolvere il servizio di car sharing sia dal punto di vista tecnologico, ma anche dell’usabilità e dell’economicità.

L’anello mancante dell’automazione per rivoluzionare la mobilità

Sull’auto a guida autonoma, il professor Savaresi sostenendo che “non è un gadget per il privato cittadino” afferma: ” Oggi la guida autonoma viene un po’ proposta con il cosiddetto Livello 2 di autonomia, ma è proposta un po’ come un gadget, come un Adas evoluto. Ma questo non incide sul numero di auto, sull’impatto ambientale. La tecnologia autonomia cambia la storia solo se ci permette di andare verso un nuovo modello. In tal senso il robotaxi completamente autonomo è un obiettivo. Tuttavia l’anello mancante, che oggi limita il car sharing, e dove dovrebbe lavorare l’automazione non è tanto nel fatto di evitare la guida alle persone ma nel riuscire a ottenere un veicolo che faccia da solo tutte le altre cose per rendere in modo pratico, rapido, sicuro e continuativo il servizio di car sharing a disposizione del cliente”.

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