Schafer: “Il futuro delle piccole è elettrico”. E boccia l’idrogeno
Il CEO Volkswagen: "Polo e inferiori a benzina non hanno senso"
Il pacchetto auto UE, annunciato la scorsa settimana, ha cancellato il divieto per i motori termici dal 2035, pur mantenendo la necessità di raggiungere il 90% della neutralità tecnologica per quella data. Tuttavia, le regole più ammorbidite sono state accolte con sollievo da alcuni, mentre per altri cambierà poco o nulla. Come per Volkswagen, come ha dichiarato il CEO Thomas Schafer.
”Polo e inferiori a benzina non hanno senso”
L’amministratore delegato del marchio tedesco pensa soprattutto al mercato delle vetture più piccole, su cui la casa di Wolfsburg ha costruito una fortuna nella sua storia: “Il futuro in questo segmento è elettrico – ha spiegato, in un’intervista ad Auto Motor und Sport – offrire nuovi modelli a benzina nella classe Polo e inferiori non ha senso, alla luce delle future normative sulle emissioni”. Pensando al rapporto di vendita necessario per restare nelle norme.
Sebbene ci siano attualmente numerosi modelli Volkswagen di fascia medio-bassa ancora con motore termico, la casa tedesca sta lavorando su un futuro a zero emissioni. La prima parte del 2026 vedrà il lancio della ID. Polo, la versione elettrica del fortunato modello, poi arriveranno anche la ID. Cross e alcune future citycar elettriche, come ad esempio la ID.2.
”Le auto ad idrogeno sono una farsa”
Schafer è stato molto duro, invece, sulle auto ad idrogeno. Una tecnologia non molto diffusa in Europa, ma su cui alcuni marchi stanno puntando: “Sono una farsa – ha concluso l’amministratore delegato della casa tedesca – Semplicemente non c’è abbastanza idrogeno verde, le celle a combustibile sono troppo costose e la tecnologia non è efficiente. L’unico modo per decarbonizzare rapidamente le auto di massa è attraverso la propulsione elettrica”.
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