Schilometraggio auto: le auto economiche sono le più colpite dalle manomissioni
Le auto a basso costo sono quelle che in Italia rischiano di più il cosiddetto "schilometraggio"
Le truffe legate alla manipolazione del contachilometri causano ogni anno perdite di milioni di euro agli acquirenti italiani. Comprare un’auto con chilometri falsati significa spesso spendere troppo e rischiare costose riparazioni future. Il fenomeno dello schilometraggio, diffuso in tutta Europa, colpisce sia i modelli economici sia quelli di lusso. Secondo carVertical, in Italia il 3,4% delle auto sotto i 5.000 euro ha un contachilometri alterato.
Le auto a basso costo sono quelle che in Italia rischiano di più il cosiddetto “schilometraggio”
Le auto con prezzi tra 5.000 e 10.000 euro presentano il maggior numero di casi di chilometraggio manomesso (3,6%), seguite da quelle tra 10.000 e 15.000 euro (3,3%). Lo schilometraggio è comune in molti Paesi europei. In Italia, chi cerca auto economiche spesso evita controlli approfonditi, rendendosi vulnerabile alle frodi. I truffatori approfittano di questa disattenzione, abbassano i chilometri e gonfiano il valore del veicolo, con conseguenze economiche per l’acquirente.
Le frodi sul chilometraggio colpiscono anche le auto di lusso, con conseguenze economiche ancora più gravi. Secondo carVertical, in Italia l’1,5% dei veicoli tra 30.000 e 35.000 euro presenta chilometraggio alterato; il tasso sale all’1,9% per le fasce 35.000-45.000 euro e al 2,1% oltre i 50.000 euro. I truffatori puntano a guadagni maggiori, sfruttando l’elevato valore dei veicoli. Verificare lo storico dell’auto resta il metodo più sicuro per difendersi.
Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical ha dichiarato: “Chi acquista un’auto cerca spesso un chilometraggio contenuto, ma senza controlli adeguati può cadere vittima di truffe e spendere molto più del dovuto. I problemi di usura possono emergere subito dopo l’acquisto. Anche i registri di proprietà sono fondamentali per scoprire eventuali frodi: una cronologia trasparente dei proprietari consente di verificare la coerenza del chilometraggio. Inoltre, condizioni interne molto usurate in auto dichiarate a basso chilometraggio rappresentano un chiaro campanello d’allarme che non va mai ignorato”.
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