Sciopero benzinai, si rischiano fino a dieci giorni di stop

Le associazioni: privilegi dei petrolieri nemmeno scalfiti

Diventa sempre più tesa la situazione tra governo e federazioni dei benzinai, che si sentono minacciati e non protetti dalle norme promosse dalla bozza del decreto sulle liberalizzazioni
Sciopero benzinai, si rischiano fino a dieci giorni di stop

La situazione sta letteralmente degenerando. Le tensioni seguite al più che discusso decreto sulle liberalizzazioni sta portando sul piede di guerra numerosissime categorie professionali. I benzinai, in particolare, sono i più inferociti, soprattutto dopo le recenti decisioni del governo circa le pompe di benzina. Le associazioni di categoria stanno reagendo con forza, mettendo sul tavolo uno sciopero di ben dieci giorni che potrebbe creare gravissimi disagi al Paese intero. Intanto in Sicilia la situazione si sarebbe fatta ancora più drammatica, con scarsità di approvvigionamento su più settori della vita quotidiana.

«Il governo fa retromarcia su tutta la linea di fronte alla potente lobby dei petrolieri i cui privilegi non vengono neanche scalfiti — hanno dichiarato Fegica-Cisl e Faib-Confesercenti — Non ci sarà nessun impianto multimarca, così come anche l’Antitrust aveva chiesto recentemente; nessuna libertà per i gestori di rifornirsi sul libero mercato alle condizioni più convenienti per poter dare agli automobilisti italiani prezzi più bassi dei carburanti. Il governo si limita a gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica ‘liberando’ solo chi è già libero, cioè i proprietari gli impianti: alla fine il provvedimento non riguarda più di 500 impianti su 25mila, per il resto, il controllo dei petrolieri resta sull’intera filiera, “dalla culla alla tomba”, che consente loro di mantenere in Italia i prezzi più alti d’Europa.»

Anche le associazioni dei consumatori non sono certo soddisfatte della situazione «Non ammettiamo nessun passo indietro sulle liberalizzazioni – hanno detto Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef — Visto che la possibilità di superare il differenziale tra prezzo dei carburanti rete ed extrarete e di trasformare i distributori in “plurimarchio” è limitata ai soli distributori proprietari degli impianti. In pratica, siamo davanti a una farsa.»

Fonte: Quotidiano.net
Foto: Flickr

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5 commenti

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  • Nicoletti Denis ha detto:

    Salve sono un gestore io dico soltanto una cosa se lo stato toglierebbe un po di tasse sul carburante vedrete che non servirebbe fare ulteriori liberalizazioni, noi gestori siamo dei scagnozzi dello stato che ingrassano le loro tasche e a noi restano le briciole.
    Ciao a tutti i colleghi

  • y3ll0w ha detto:

    Tenete duro.
    tutti gli italiani sono con voi!!!

  • enrico ha detto:

    quando riprende benzina perke siamo senza benzina quando arriva a trapani

  • lisa ha detto:

    e i pullman ???? si fermano anche loro???? fino a quando??????

  • francesca ha detto:

    dobbiamo tenere duro e continuare il più possibile altrimenti non ci prenderanno sul serio

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