Settore auto: un incontro al ministero dello Sviluppo Economico il 30 ottobre, presenti i sindacati
Dibattito sulle problematiche del settore
Le ultime cifre relative alle immatricolazioni segnalano un deciso crollo. Un incontro proprio sui problemi del settore è stato convocato il prossimo 30 ottobre. Oltre al titolare del ministero dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, parteciperanno anche le varie sigle sindacali legate al mondo dell’automotive: Fim, Fiom, Fismic, Ugl Metalmeccanici e Uilm. Il vertice è programmato per le ore 18:30.
Immatricolazione calate sensibilmente
Passando al mercato, le ultime percentuali diramate da Acea segnalano un forte decremento nel mese di settembre (-23,4%), se paragonate a quelle ricavate nello stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che potrebbe essere legato all’entrata in vigore delle nuove e procedure di omologazione, secondo gli standard WLTP. Dopo il forte incremento registrato nei mesi precedenti, probabilmente grazie a diverse promozioni dedicate a vetture non allineate con l’attuale normativa, l’ultimo dato è apparso in netta controtendenza.
Nel complesso, pur con un segno negativo, il valore totale delle immatricolazioni in Europa tra gennaio e settembre del 2018 resta sempre positivo: +2,5%. Tra le diverse case, nel solo arco del mesi di settembre i marchi Volvo e Kia hanno fatto registrare un rialzo del 2,9%, a differenza dei Gruppi Volkswagen e Fiat Chrysler Automobiles, rispettivamente a doppia cifra negativa -48% e -31,9%, con unica eccezione Jeep le cui perdine nel gruppo FCA sono risultate più esigue. Negativi anche i risultati di altri brand come Nissan -45,5%, Renault -27%, Mercedes -12% e Ford -13%.
Passando a valutare i vari Paesi, il segno negativo risulta piuttosto generalizzato, a parte in Croazia e Cipro. Uno dei più pesanti è quello rumeno, -73,4%, ma non sono così limitati neanche i valori registrati in altri contesti. In Germania ad esempio il calo ammonta a 30,5%, invece è -20,5 la percentuale del Regno Unito. Meno pesanti i risultati in Spagna (-17%) e Francia (-12%), in base a quanto segnalato.
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