Spende oltre 100.000 euro per una Mercedes GLE 400 ma si accorge che le pastiglie dei freni sono in legno

Al posto delle pastiglie dei freni originali, c’erano pezzi di legno con il logo Brembo

Spende oltre 100.000 euro per una Mercedes GLE 400 ma si accorge che le pastiglie dei freni sono in legno

Un episodio insolito e pericoloso ha attirato l’attenzione della polizia di Ludwigsburg in Germania. Un autista aziendale, incaricato di ritirare una Mercedes GLE 400 del valore di 100.000 euro acquistata tramite una piattaforma d’aste online, si è accorto che i freni del veicolo erano completamente inefficaci. Invece di rivolgersi solo all’officina, l’autista ha contattato le forze dell’ordine locali, avviando così un’indagine.

Al posto delle pastiglie dei freni originali, c’erano pezzi di legno con il logo Brembo

Il SUV di lusso è stato trasportato in una concessionaria per un controllo approfondito dell’impianto frenante. Qui, meccanici e poliziotti hanno subito notato segni insoliti sui cerchi anteriori: segatura bruciata, che indicava un’usura anomala dei freni. L’ispezione ha rivelato qualcosa di sorprendente: le pastiglie dei freni anteriori erano state sostituite con pastiglie in legno, tagliate con precisione e montate in maniera apparentemente professionale. Per aumentare l’illusione, l’autore del gesto aveva persino scritto con un pennarello la scritta “Brembo”, come a imitare il celebre produttore di freni.

La polizia ha confiscato i resti delle pastiglie della Mercedes GLE 400 e ha presentato accuse contro il precedente proprietario del veicolo. La manomissione di componenti critici per la sicurezza stradale è considerata estremamente pericolosa e può mettere a rischio la vita degli occupanti e di altri utenti della strada. L’episodio dimostra quanto sia importante verificare sempre l’efficienza dei freni, soprattutto su veicoli di seconda mano acquistati tramite aste o privati.

Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma il caso della Mercedes GLE 400 evidenzia i rischi delle auto usate vendute online. Tra truffe, chilometri scalati e modifiche pericolose, cresce la necessità di verifiche accurate su provenienza e stato dei veicoli per proteggere gli automobilisti da venditori disonesti e aste poco trasparenti.

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