Stellantis: Carlos Tavares lancia nuovo allarme sulle auto elettriche
Tavares ha ribadito le sue preoccupazioni sul futuro del settore
Stellantis ha già detto chiaramente che intende convertire la sua produzione nei prossimi anni passando dalle auto a combustione alle auto elettriche. Nonostante ciò, molte perplessità rimangono da parte dei massimi esponenti del gruppo automobilistico ed in particolare dal suo numero uno, l’amministratore delegato Carlos Tavares.
Stellantis: il nuovo allarme di Carlos Tavares per il futuro delle auto
Il CEO di Stellantis ha dichiarato che nel settore delle auto sopravvive chi si adatta prima alle novità e quindi per questo in futuro il gruppo punterà sulle auto elettriche, ma le perplessità rimangono forti. In particolare nei giorni scorsi Tavares ha ribadito le sue paure per quanto concerne la carenza prima di batterie che dovrebbe verificarsi nel 2024 o al massimo nel 2025 e poi successivamente delle stesse materie prime necessarie per la produzione dei veicoli a zero emissioni che dovrebbero venire a mancare tra il 2027 e il 2028.
Queste dichiarazioni seguono quelle fatte in precedenza dal CEO di Stellantis che aveva detto che lo stop alle auto a combustione da parte dell’Unione Europa era visto dai produttori come una vera e propria imposizione e che i costi di produzione sarebbero aumentati del 50 per cento rispetto alle auto con motori termici.
Per Tavares l’unica soluzione che le case automobilistiche hanno per far fronte ai problemi che arriveranno è dotarsi di Gigafactory in maniera da produrre loro stesse le batterie fondamentali per la produzione di auto elettriche.
Il gruppo nato dalla fusione di Fiat Chrysler e PSA lo sta già facendo. Sono infatti ben 5 le fabbriche di batterie annunciate. Di queste tre sorgeranno in Europa e due in Nord America. L’ultima annunciata nei giorni scorsi sorgerà a Kokomo in Indiana grazie alla partnership con Samsung. Vedremo dunque se le previsioni nefaste del numero uno di Stellantis troveranno conferma nella realtà dei fatti nel corso dei prossimi anni.
Seguici qui