Stellantis: lo stabilimento di Mangualde si occuperà della produzione di LCV elettrici

Il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha annunciato nelle scorse ore che lo stabilimento di Mangualde (Portogallo) inizierà a produrre veicoli commerciali leggeri 100% elettrici a partire dai primi mesi del 2025.

In particolare, il sito si occuperà della produzione di Fiat E-Doblò, Peugeot e-Partner, Citroën e-Berlingo e Opel Combo-e, sia nella versione veicolo commerciale che in quella per passeggeri. In aggiunta, quello di Mangualde diventerà il primo sito portoghese a produrre EV su vasta scala per il mercato interno ed estero.

Il gruppo automobilistico italo-francese ha dato l’annuncio nel corso di un incontro con il presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa, il primo ministro António Costa e il Ministro dell’Economia e del Mare António Costa Silva, seguendo l’iniziativa governativa PRR (Piano di Ripresa e Resilienza) On The Move.

Inoltre, la fabbrica portoghese guida uno dei programmi di promozione dell’innovazione del settore attraverso il progetto GreenAuto, che riunisce un consorzio di 37 partner e rappresenta un investimento complessivo pari a 119 milioni di euro.

Fino ad oggi, in questo impianto sono stati costruiti 1,5 milioni di veicoli. Quasi un veicolo su quattro di quelli prodotti in Portogallo proviene proprio dalla linea di produzione di Mangualde. L’annuncio avvenuto nelle scorse ore rappresenta una garanzia per il futuro di questo stabilimento e conferma la sua importanza per l’economia portoghese, in termini di prodotto interno lordo e di e esportazioni, per l’occupazione, lo sviluppo del settore automotive del paese e il tessuto industriale della regione.

Il sito è stato aggiornato e modernizzato dal gruppo

Stellantis ha investito nella modernizzazione e nell’aggiornamento delle strutture e dei processi produttivi con nuove attrezzature in tutti i vari reparti. In contemporanea, è stata portata a termine la seconda fase della realizzazione del parco energetico fotovoltaico di Mangualde, con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2038.

Una volta conclusi i lavori, il parco sarà in grado di coprire il 31% del fabbisogno annuale di elettricità dell’impianto, con una riduzione della produzione di emissioni pari a 2500 tonnellate di CO2 all’anno, corrispondenti al volume di CO2 assorbito da circa 16.000 alberi.