Stellantis: arrivano i primi veicoli commerciali a idrogeno
Si tratta di una particolare versione per Opel Vivaro-e, Peugeot e-Expert e Citroën e-Jumpy: prodotti in Francia ma modificati in Germania
Nei prossimi mesi verrà avviato il processo di consegna dei primi veicoli commerciali per il Gruppo Stellantis. Si tratta di un particolare allestimento realizzato per Opel Vivaro-e, Peugeot e-Expert e Citroën e-Jumpy, su lotti specifici per alcune aziende partner come Watea (una filiale di Michelin), l’azienda energetica Suez e la famosa azienda tedesca di elettrodomestici Miele.
Stellantis: i furgoni da lavoro diventano a Idrogeno
Si chiameranno Opel Vivaro-e Hydrogen, Peugeot e-Expert Hydrogen e Citroën e-Jumpy Hydrogen. Sono tutti e tre ovviamente basati sulla loro versione elettrica, normalmente a listino ma, una volta assemblati e prodotti in Francia, vengono spediti in Germania nel quartier generale di Opel, a Russelsheim, dove avviene la modifica. Sfruttano un sistema elettrico mid-power, capace di assicurare un’autonomia complessiva di 400 km in ciclo WLTP, ovviamente a zero emissioni e senza la preoccupazione dei lunghi tempi di ricarica.
La batteria principale agli ioni di litio è stata ridimensionata a soli 10,5 kWh, potendo offrire da sola un’autonomia massima di circa 50 km. E’ come se fosse una specie di serbatoio di emergenza, o range extender come lo chiamano alcuni, perchè il cuore dell’auto è rappresentato da una cella a combustibile da 45 kW, alimentata da un serbatoio di idrogeno da 4,4 kg, il cui rifornimento richiede soli 3 minuti.
Non viene così modificata la capacità di carico dei furgoni, con 5,3 metri cubi per quelli a passo corto e 6,1 metri cubi per quelli a passo lungo, con una portata di carico massima di 1 tonnellata.
I vantaggi dell’idrogeno
E’ innegabile che si tratti di una soluzione quasi definitiva ai problemi dell’auto elettrica, essendo le auto ugualmente green (anzi di più, utilizzando meno terre rare e materiali sensibili nella realizzazione delle batterie). Sono anche più leggeri, rispetto all’equivalente versione elettrica. Eppure i problemi sono molteplici: costi elevati del gruppo moto-propulsore a idrogeno, la mancanza di un’infrastruttura per il rifornimento, l’estrazione e lo stoccaggio dello stesso Gas. Ad oggi, la Germania può vantare circa 90 stazioni di rifornimento per l’idrogeno, contro le 25 in Francia e solo 5 in Italia (di cui alcuni destinati ai soli mezzi pubblici e/o veicoli specifici).
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