Stellantis volta pagina: addio al marchio PureTech
Stellantis cambia rotta: il futuro dei motori 1.2 litri senza il marchio PureTech
Il colosso automobilistico Stellantis si prepara a una svolta significativa nella denominazione dei suoi propulsori. Dal 1° settembre, il gruppo franco-italiano abbandonerà il nome “PureTech” per i suoi motori 1.2 litri, un cambio di rotta dettato da una serie di problematiche tecniche che hanno minato la reputazione di questa unità propulsiva.
Peugeot sarà la prima a implementare la modifica
Secondo fonti vicine all’azienda, Peugeot sarà la prima a implementare questa modifica, seguita a ruota da Citroën e DS. La decisione arriva in risposta alle crescenti preoccupazioni dei consumatori riguardo l’affidabilità del propulsore tre cilindri, noto per l’usura precoce della cinghia di distribuzione e un consumo d’olio superiore alla norma.
Nuova nomenclatura per i veicoli
In concreto, i veicoli equipaggiati con questo motore non saranno più etichettati come “1.2 PureTech 100 CV”, ma semplicemente come “100 CV”. Questa nuova nomenclatura è già visibile sul sito web ufficiale di Peugeot in Francia, segnalando un cambiamento immediato nella strategia di marketing del gruppo.
Opel ha sempre optato per una denominazione differente
È interessante notare come Opel, anch’essa parte di Stellantis, abbia sempre optato per una denominazione differente, preferendo termini come “Turbo 100” o “130 CV” per le sue versioni del motore in questione.
Crisi di fiducia e risposta di Stellantis
La crisi di fiducia scatenata dai problemi del 1.2 PureTech ha spinto Stellantis a correre ai ripari. Nonostante le difficoltà, il gruppo ha inizialmente mantenuto il nome anche per la nuova versione mild hybrid (MHEV) del motore 1.2. Tuttavia, di fronte allo scetticismo dei consumatori, l’azienda ha dovuto precisare che il nuovo propulsore MHEV da 100 e 136 CV è una creazione completamente rinnovata, dotata di catena di distribuzione anziché cinghia.
Dettagli tecnici del motore 1.2 PureTech
Sul fronte tecnico, il motore 1.2 PureTech nelle sue varianti da 100 e 130 CV utilizza una cinghia di distribuzione in gomma e fibra di vetro, che richiede sostituzioni ogni 60.000-100.000 km. Questa soluzione è ancora presente su modelli popolari come Peugeot 208, 2008 e 308. D’altra parte, le nuove proposte del gruppo, tra cui Citroën C3, C3 Aircross, Fiat Grande Panda e Opel Frontera, adottano un’architettura con catena di distribuzione metallica, più longeva e meno soggetta a manutenzione.
Iniziative di Stellantis per riguadagnare la fiducia dei clienti
Per far fronte alla crisi e riguadagnare la fiducia dei clienti, Stellantis ha messo in campo diverse iniziative. Tra queste, spicca l’estensione della garanzia a “10 anni o 175.000 km” per i veicoli 1.2 PureTech usati certificati Spoticar, una mossa che copre guasti meccanici ed elettrici imprevisti.
Impatto sul mercato dell’usato
L’impatto di questa situazione si ripercuote pesantemente sul mercato dell’usato. Alcuni rivenditori hanno ammesso di rifiutare veicoli equipaggiati con il motore in questione, complicando notevolmente le operazioni di permuta per i proprietari.
Futuro incerto per la fiducia dei consumatori
Nonostante gli sforzi di Stellantis, resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a ripristinare la fiducia dei consumatori. La gravità dei problemi riscontrati suggerisce che potrebbe essere necessario del tempo prima che il mercato riacquisti piena fiducia in questi propulsori.
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