Sunseeker Superhawk 55 2023: la prova dello yacht a motore [VIDEO]
Le sensazioni di Maurizio Bulleri da Lavagna
Questa è una delle barche più intelligenti degli ultimi anni Ora però, siccome una barca non può essere intelligente, semmai sono intelligenti le persone che l’hanno disegnata, immaginata. È giusto così, perché una barca è un oggetto realizzato al 80% dalle mani di tante persone e, ciascuna di loro, ha contribuito a realizzare quest’opera: Sunseeker Superhawk 55. Per coloro che non conoscono questo storico cantiere inglese, desidero precisare che, con il nome Superhawk, viene indicata una gamma famosissima e apprezzatissima, al punto che probabilmente nel mondo navigano circa 3.000 imbarcazioni con questo nome. Ora capite quanto fosse difficile realizzare un modello che fosse all’altezza dei precedenti, ma che avesse funzionalità e design moderni. Hanno realizzato qualcosa di diverso, mischiando le caratteristiche di tante barche, tutte di successo, ma tutte migliorabili. E adesso vi mostriamo cosa hanno fatto.
Le caratteristiche
Ci sono due aspetti cui oggi una coppia armatoriale non vuole rinunciare: da un lato la sicurezza del walk-around, dall’altro la larghezza del pozzetto e qui sono riusciti a conciliarli. Chiunque può andare a prua ben protetto da murate alte, non c’è alcun pericolo di scivolare in acqua. Chiunque vorrebbe poter sfruttare tutta la larghezza della barca, per vivere nel pozzetto nel massimo comfort, e questo scafo è anche molto largo. In questa parte della barca, i passavanti non servono e li hanno eliminati. Il risultato è un pozzetto più ampio, con divani disposti su quattro lati e non semplicemente face to face come al solito. Da qui in poi, invece, i passavanti sono necessari, eccoli! Queste geometrie hanno altresì consentito di realizzare un hard top che ripara dal sole, una superficie maggiore rispetto a quella di un t-top, perché qui il tetto si appoggia sulle fiancate non all’interno del pozzetto.
Quelli dello studio tecnico di Sunseeker devono essere impazziti, perché un conto è realizzare forme così complesse e bellissime su un’auto, un conto realizzare gli stampi di vetroresina per ottenere tutto questo su una barca. Gli arredi mobili danno spazio a diverse configurazioni. Qui sotto c’è qualcosa, uno storage per i toys. Se volete, potete togliere tutto e avere un pozzetto Deck, senza perdere il garage per il tender, che si vara con la piattaforma immergibile. Il ponte di prua raddoppia ciò che esiste a poppa, vale a dire living e prendisole. E il materassino scorrevole dà posto a tante persone. Per aumentare la flessibilità d’uso, anche il tendalino.
La postazione di pilotaggio è organizzata come quella di un center console, in modo da essere accessibile da entrambi i lati, e lasciare sempre libero il passaggio per scendere sotto coperta. Dietro le poltrone un wet bar, che contiene tutti gli elettrodomestici e un televisore a scomparsa ben visibile, perché proprio sotto l’hard-top. Questa nuova disposizione degli spazi di coperta non ha avuto alcuna influenza sulla bellezza del profilo. All’esterno, si percepisce una poppa larga come su nessun’altra simile barca, ma anche la sportività della prua, perché Superhawk è da sempre sinonimo di performance nella gamma Sunseeker. La forma del parabrezza ai cristalli laterali, nonché la possibilità di chiudere lo spazio che li separa dall’hard-top e, infine, le porte permettono di navigare come volete, con la brezza della velocità o quasi in assenza di vento. Un tendalino estraibile ripara dal sole la residua parte coppiera.
Nel salotto, non ci si sente sotto coperta, perché la luce naturale giunge abbondante da vetrate che incorporano, con bello stile, luci LED. A quanto è grande questo ambiente, non ricordo una barca di questa misura con uno spazio simile. Cucina ben attrezzata e frigo a tutta altezza, doppia fila di cristalli su entrambi i fianchi. Due cabine equivalenti, questa è a centro barca. Arredi su entrambe le fiancate, vani chiusi e a giorno, armadi e belle vetrate panoramiche, il bagno è in suite. Questa è la cabina prodiera: storage sotto il letto, un armadio a tutta altezza e un bagno molto comodo.
La prova
È una barca veloce e chi ha corso, chi ama andare con giù la manetta, non ama le prue verticali. E sono contento che Sunseeker non abbia ceduto ad una moda che non è coerente con le imbarcazioni veloci. Del resto, queste barche, quando escono dalla baia dove vengono costruite a Pool in Inghilterra, vengono subito schiaffeggiate da vento e onde e quindi sanno come devono essere costruite, per navigare bene in ogni condizione. Caldissima giornata estiva davanti a Lavagna, sulla costa ligure, un’onda lunga alta circa 50 cm, assenza di vento e assenza di onda corta. Siamo in planata, velocità 11 nodi e mezzo. L’intento propulsivo è di Volvo Penta e ormai ne conosciamo bene le caratteristiche. Joystick di manovra che, con i software più evoluti, e in grado anche di contrastare le forze esterne e quindi di rendere l’ormeggio divertentissimo e facilissimo. Assetto regolato automaticamente dagli interceptor e poi, naturalmente, tutti i vantaggi delle eliche traenti dei poddrive IPS doppia elica contro rotante. Più velocità, meno consumi, grande efficienza. E, in questo caso, il sistema si chiama IPS 950, cioè due motori diesel con 6 cilindri in linea da 10,8 litri, che hanno una potenza ciascuno di 725 cavalli.
Venticinque nodi, gli interceptor abbassati, ho la barca stesa sull’acqua. Una navigazione da mare mosso, che mi fa beccheggiare poco su queste onde. Se rialzo, però, riduco i consumi e arrivo, anche a questa velocità, a 7,3 litri per miglio. Questi motori hanno una coppia massima che va da 1.200 a 2.100 giri minuto e mi porto proprio a 2.100 giri minuto, per vedere qual è una velocità di crociera piuttosto sostenuta. Ventisette nodi e mezzo, consumo sempre uguale, sempre 7,3 litri per miglio, ma, a questa velocità, tutto il pozzetto è inondato da una brezza che rinfresca, ma non è assolutamente fastidiosa. Si potrebbe navigare per molte ore in questo modo. Tra le funzioni offerte della Volvo Penta, anche la possibilità di cambiare l’angolo di sbandata, cambiando l’altezza dei due interceptor, per ridurla, per rendere la barca meno inclinata. Così, ci capiamo meglio, ma non attiverai questa funzione perché questa è una barca sportiva. E a me piace pilotarla così, come farei con una supercar, togliendo tutti i controlli di trazione. Guardate l’effetto, è emozionante.
Saggiata la profondità della sua V, che ci farà navigare bene anche sul mosso, adesso non ci resta che mettere giù la manetta e togliere un po’ di interceptor. Dobbiamo arrivare a 2.500 giri al minuto. Abbiamo un carico di tre persone a bordo, circa 800 litri di carburante, siamo con i motori a 2.520 giri minuto e la velocità è di 37 nodi. Questa barca ha un solo difetto, è già stata capita da molti armatori, che hanno anche deciso di acquistarla. E sebbene Sunseeker abbia addirittura costruito uno stabilimento apposta per produrre questo modello, la lista d’attesa è molto lunga. Mettetevi in fila.
Seguici qui