Sussidi europei anche per le microcar: la richiesta di Micro all’Ue
Il produttore della Microlino chiede a Bruxelles l'equiparazione tra automobili e veicoli di categoria L7e
Inserire anche i veicoli di categoria L7e nella flotta CO2: è questa la richiesta che Micro, Casa svizzera che produce la microcar elettrica Microlino, ha espressamente avanzato all’Unione Europea, in modo da poter beneficiare degli stessi incentivi riservati ai costruttori di autovetture tradizionali.
L’istanza di Micro a Bruxelles arriva a poche settimane dalla presentazione del piano d’azione Ue per l’auto, prevista per il 5 marzo, frutto del Dialogo Strategico avviato alcune settimane fa, e ancora in corso, tra la Commissione europea e i rappresentati della comparto automotive continentale.
Microcar a misura di mobilità urbana per gli europei
Il produttore elvetico della Microlino sottolinea come le microcar elettriche siano in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze di mobilità dei cittadini europei, i cui spostamenti giornalieri coprono una distanza complessiva media di circa 30 chilometri. A ciò le microcar aggiungono, ricorda Micro, l’occupazione minore di spazio, minori consumi di energie e un drastico abbattimento (-90%) di polveri sottili generate rispetto a un SUV.
Equiparazione ridurrebbe i prezzi
Equiparare automobili e microcar da parte dei vertici di Bruxelles permetterebbe a questi veicoli di accedere agli incentivi europei, che consentirebbero di ridurre i prezzi e spingere concretamente la diffusione delle microcar. Inoltre, rimarca Micro in conclusione, tale equiparazione, essendo la categoria L7e “esclusivamente europea”, valorizzerebbe l’innovazione e la produzione Ue, contrastando l’avanzata dei produttori cinesi nel Vecchio Continente.
Seguici qui