Tesla Model 2: emergono nuovi dettagli sull’auto elettrica economica
Dovrebbe essere prodotta nelle gigafactory di Shanghai e Messico
Sappiamo ormai già da diverso tempo che Tesla sta lavorando su un’auto elettrica economica che dovrebbe arrivare sul mercato con il nome di Tesla Model 2.
Nonostante la casa automobilistica statunitense non abbia ancora annunciato nulla di ufficiale, né fissato una data precisa per la presentazione, un documento interno ha svelato alcuni nuovi dettagli interessanti.
La Model 2 sarà il modello di accesso alla gamma 100% elettrica del marchio di Elon Musk ed è stata già avvistata su strada tempo fa sotto forma di un prototipo con il corpo della Mazda CX-30. Tesla ha diffuso un prezioso documento in cui svela la sua strategia per i prossimi anni, spiegando di cosa avrebbe bisogno per trasformare completamente la mobilità mondiale attraverso la produzione di 85 milioni di auto elettriche.
Avrà una batteria Blade da 53 kWh
Il documento riporta anche la chimica delle batterie utilizzate in ciascun modello, la capacità delle stesse o le vendite annuali stimate, prestando particolare attenzione alla presunta Tesla Model 2. Quello che sappiamo per certo è che l’auto elettrica compatta è destinata a diventare il modello più venduto a tutti gli effetti di Tesla e inoltre è stata prevista una produzione di oltre 42 milioni di unità all’anno.
Il nuovo EV sarà dotato di una batteria al litio-ferro-fosfato (LFP) di tipo Blade (senza cobalto) con capacità di 53 kWh. Ciò significa che l’autonomia dovrebbe superare di poco i 400 km con una singola ricarica. Elon Musk ha affermato che la presunta Model 2 avrà funzioni di guida autonoma e sarà più economica della Model 3. Potrebbe partire da poco più di 23.000 euro.
La fonte sottolinea che Tesla ha inviato ai propri fornitori la documentazione per assicurarsi la fornitura presso i due stabilimenti in cui verrà prodotta il nuovo modello a zero emissioni: la Gigafactory di Shanghai (da cui dovrebbero uscire 1 milione di unità all’anno) e la nuova Gigafactory del Messico (dove se ne produrranno il doppio).
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