Test EuroTAP, ottimi risultati per 3 tunnel italiani

Si tratta del traforo del Monte Bianco, del Sant’Angelo e del tunnel urbano di Monza

Nel Test EuroTAP 2015 si sono ben distinti 3 tunnel italiani, oovero le gallerie del Monte Bianco, del “Sant’Angelo” sulla A3 e la galleria urbana di Monza sulla SS26. Le tecnologie messe in campo, il puntuale ed efficiente esercizio della galleria hanno fatto apprezzare soprattutto il Traforo del Monte Bianco
Test EuroTAP, ottimi risultati per 3 tunnel italiani

Test EuroTAP – Il test EuroTAP serve per sviluppare la tutela dei consumatori chiamando i responsabili politici ad elevare gli standard minimi di sicurezza sui tunnel a livello europeo. Il contenuto delle prove prevede la pubblicazione delle norme di sicurezza nelle principali gallerie stradali europee, rendere le persone consapevoli del comportamento corretto da tenere in galleria, il benchmarking sistematico per la promozione dei miglioramenti, l’ampliamento del database dei test a livello paneuropeo e le raccomandazioni agli operatori.

Nel Test EuroTAP 2015, che ACI svolge in collaborazione con l’ADAC, l’Automobile Club tedesco, hanno ottenuto ottimi risultati 3 tunnel italiani, ovvero le gallerie del Monte Bianco, del “Sant’Angelo” sulla A3, che hanno ottenuto “ottimo” nella valutazione complessiva, e il tunnel urbano di Monza che ha ottenuto “buono”. Il traforo del Monte Bianco ha ottenuto i maggiori apprezzamenti grazie alle sue caratteristiche, come la lunghezza oltre gli 11Km e il fornice unico con traffico bidirezionale, che comportano, è vero, un elevato livello di rischio, ma che viene mitigato dalle tecnologie messe in campo e da un puntuale ed efficiente esercizio della galleria. Anche il tunnel Sant’Angelo, a Battipaglia sulla SA-RC, ha avuto il massimo dei voti, con eccellenze nei sistemi di illuminazione, ventilazione, gestione e controllo del traffico e sistema delle uscite di emergenza e vie di fuga. Discorso a parte merita la galleria urbana di Monza sulla SS26 che, a fronte di ottime valutazioni in tutte le categorie del test (impianti ed esercizio), è risultato penalizzato dall’elevato numero di veicoli in transito con frequenti rallentamenti e code, caratteristica che si traduce in un elevato rischio potenziale, influente sul giudizio complessivo.

Tra i punti critici rilevati in quasi tutti i tunnel si segnalano la pulizia e luminosità delle pareti interne delle galleria a metà del tunnel, i volumi di traffico elevati con alte percentuali di veicoli pesanti, i tempi di gestione delle emergenze soprattutto nella fase iniziale, gli elevati tempi di attivazione dei sistemi di ventilazione e la limitata autonomia dei respiratori dei soccorritori in caso di incendio. “L’adeguamento alla normativa europea 2004 comincia a dare i suoi frutti, anche se ancora è molto il lavoro da fare.” ha commentato il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani.In Italia ci sono 747 km di gallerie che dovranno essere adeguate entro il 30 aprile 2019 con una spesa totale di 1.784 milioni di euro. Tanti soldi, ma spesi bene: investire nella sicurezza stradale significa ridurre i costi sociali legati all’incidentalità, migliorando gli standard di efficienza e di comfort della rete stradale”.

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