Toccalini: “La transizione? Con obiettivi e tempistiche realizzabili, se no si creano più danni che benefici” [SPECIALE MOBILITÀ DEL FUTURO 2024]
Intervista al deputato della Lega e membro della Commissione Attività Produttive
Il ruolo delle istituzioni nel processo della transizione ecologica è il tema sul quale si incentrata la nostra intervista all’onorevole Luca Toccalini, deputato e membro della Commissione Attività Produttive, in occasione di “Mobilità del Futuro 2024“, la giornata-evento di dibattito e confronto sull’evoluzione dell’automotive organizzata e promossa da Brugola OEB.
Toccalini, parlando di come l’Italia si stia approcciando alla transizione energetica, sottolinea il fatto che qualcosa sta cambiando, nel perseguire “obiettivi che tutti noi vogliamo raggiungere ma con delle tempistiche concrete e reali perché altrimenti si rischia di fare più danni che benefici”.
In attesa di risposte da Stellantis
“Nei prossimi giorni (venerdì 11 ottobre, ndr) – prosegue Toccalini – avremo in Commissione il dottor Tavares anche per capire la situazione di Stellantis, con la speranza e l’auspicio che non vengano dette parole che poi non vengono rispettate, proprio perché da questi grandi produttori dipendono tantissime piccole e medie imprese che oggi purtroppo non sanno che futuro le aspetta. Quando le istituzioni non danno delle certezze, non danno delle garanzie alla piccola media impresa diventa un serio problema e noi questo non dobbiamo permetterlo”.
Incentivi non solo per le elettriche
Sulla questione del prezzi poco accessibili delle auto elettriche e sulle possibili soluzioni per una domanda in grossa difficoltà, Taccolini dichiara: “Abbiamo proposto e approvato un incentivo che va esattamente nella direzione di aiutare quei cittadini che magari vogliono cambiare l’auto ma non possono farlo proprio per una questione economica, dando per una volta gli incentivi anche sulle auto usate e sulle Euro 6. Vedendo poi i numeri poi definitivi, che hanno dimostrato che fino all’ultimo centesimo di questo incentivo è stato utilizzato, ci dimostra che si può svecchiare il parco macchine più vecchio d’Europa non solo esclusivamente con l’elettrico ma anche magari con un Euro 6 a benzina o diesel“.
Obiettivi 2035 da rivedere puntando sul mix energetico
Parlando della possibilità di rivedere la data del 2035 per lo stop ai motori termici, il deputato della Lega si dice ottimista: “Sono assolutamente convinto di una revisione. La speranza è che non venga data ancora una volta una data X, per allungare la confusione di produttori e cittadini, ma venga stabilito un percorso serio e concreto un po’ come stato fatto negli Stati Uniti. Anche negli Stati Uniti si era partito da date e numeri da raggiungere poi prima di far danno, si sono fatti molti passi indietro e sono stati definiti obiettivi più realizzabili, ma soprattutto con un mix energetico che va dall’idrogeno all’endotermico e all’elettrico che dà più tranquillità anche ai produttori”.
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