I margini del settore auto a rischio con i nuovi dazi del 25%

Secondo Coface i produttori potrebbero essere costretti a dover assorbire gran parte dei costi maggiori

I margini del settore auto a rischio con i nuovi dazi del 25%

L’industria auto si potrebbe trovare in una situazione sempre più difficile a causa dei dazi al 25% previsti dall’amministrazione Trump per le auto importate nel paese. Secondo Coface,  una delle principali compagine assicurative nella gestione del rischio credito commerciale, i produttori potrebbero essere costretti a dover assorbire gran parte di questi costi maggiori finendo per ridurre di molto o addirittura azzerare i margini. Questo ovviamente avrebbe delle forti ripercussioni sulla redditività dell’intero settore.

Coface: i margini del settore auto a rischio con i nuovi dazi del 25%

I nuovi dazi del 25% voluti da Trump colpiranno soprattutto i veicoli importati da Asia ed Europa, mentre quelli provenienti da Canada e Messico, in regola con l’accordo USMCA, saranno tassati solo sul contenuto non americano. La misura si aggiunge a quelle su acciaio e alluminio introdotte a marzo e potrebbe avere effetti pesanti sui costi del settore. Intanto, l’economia USA mostra segnali di rallentamento: consumi in calo, deficit in aumento e incertezza diffusa rischiano di comprimere la domanda e complicare la gestione degli aumenti per le case auto.

Ernesto De Martinis, CEO Regione Mediterraneo & Africa di Coface, osserva: “In una fase di forte incertezza economica e con un netto peggioramento del sentiment dei consumatori, è molto probabile che il comparto automobilistico sia costretto ad assorbire internamente buona parte dell’effetto dei dazi. La recente crisi della supply chain ha dimostrato che la possibilità di scaricare gli aumenti sui prezzi finali dipende strettamente dalla solidità della domanda, oggi decisamente più debole. Con la crescita economica in frenata e i consumi familiari in calo, le intenzioni d’acquisto rischiano di peggiorare la tenuta del settore.”

Pietro Vargiu, Country Manager di Coface Italia, sottolinea: “Le nuove misure protezionistiche si inseriscono in uno scenario già delicato per il settore automobilistico globale, impegnato nella doppia sfida della transizione tecnologica e della riorganizzazione delle catene del valore. Per le imprese italiane della componentistica, spesso partner chiave di costruttori europei attivi negli Stati Uniti, sarà cruciale seguire da vicino l’evoluzione del contesto e le risposte strategiche dei principali OEM. Coface continuerà a offrire analisi puntuali e strumenti adeguati per affrontare i rischi commerciali in una fase di cambiamento profondo.”

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)