Villa d’Este 2012: l’ecologica Pininfarina Cambiano in nuove foto dal vivo

Anteprima italiana sulle rive del lago di Como

Grazie alla collaborazione tra i quattro motori elettrici e al propulsore diesel a turbina, la Pininfarina Cambiano promette di raggiungere un'autonomia di ben 800 km, senza però rinunciare a prestazioni da sportiva pura

Dopo il suo debutto mondiale a marzo al Salone di Ginevra, la nuova Pininfarina Cambiano si è mostrata in anteprima italiana al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, esibendo una linea e delle potenzialità che giustificano appieno la volontà del costruttore di voler avviare la produzione in tiratura limitata. Per quanto ancora non sappiamo quale sia la decisione del costruttore piemontese, non possiamo che ammirare le linee moderne e futuristiche di questa vettura. Design allo stato puro, un vero e proprio sguardo al futuro dell’auto.

Si tratta di una coupé davvero affascinante e tecnicamente ineccepibile, che infatti dovrebbe costare una bella cifra se dovesse entrare in produzione (si vocifera di cartellini compresi tra il mezzo e il milione di euro). Del resto abbiamo davanti un’auto unica al mondo con un motore 100% elettrico, che al rendono quindi anche a basso impatto ambientale. Le prestazioni sono comunque garantite, per non dire aiutate dalla struttura in pura fibra di carbonio. Uno dei segreti sono i motorini elettrici (quattro in tutto) montati all’interno delle ruote della vettura, una soluzione che consente di alleggerire la struttura e di distribuirne diversamente il peso. Ognuno di questi motori può arrivare ad una potenza di 60 kW, che uniti al motore diesel anteriore permette di godere di un’autonomia di ben 800 km potenziali.

Come detto, le prestazioni non dovrebbero essere danneggiate dalla scelta di buttarsi sui motori elettrici, anzi: i dati ufficiali di Pininfarina parlano di una velocità di punta di ben 275 km/h, mentre l’accelerazione consente di passare da 0 a 100 nel giro di appena 4,2 secondi. All’interno il lusso regna sovrano: stiamo parlando di un cruscotto che sembra quello di un’astronave, con un volante decisamente futuristico e degli interni in legno che paiono quasi derivati da uno yacht.

Diremmo che ci si può accontentare, no?

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