Vittoria di Trump alle elezioni presidenziali USA: possibili conseguenze per il settore automotive europeo
Trump ha attaccato direttamente l'UE, prefigurando la possibilità di istituire dei dazi sulle importazioni dei marchi auto europei
Il 45esimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato rieletto, sconfiggendo la democratica Kamala Harris. Il Tycoon è diventato così il 47esimo presidente degli Stati Uniti. La sua vittoria potrebbe avere importanti conseguenze sulle scelte che prenderà il Paese nel prossimo futuro, anche nel settore automotive, più volte al centro della sua campagna elettorale.
Durante i suoi comizi, Trump ha più volte chiarito quello che potrebbe attuare, e se il nuovo Presidente americano tradurrà davvero in realtà quello che ha preannunciato, ci potranno essere conseguenze importanti per il settore automotive europeo.
Uno dei punti chiave riguarda il rischio di dazi. Infatti, in uno dei suoi ultimi comizi, Trump ha attaccato direttamente l’UE, prefigurando la possibilità di istituire dei dazi sulle importazioni dei marchi europei. Il problema sollevato dal tycoon è relativo al fatto che non compriamo nulla dagli USA, in particolare le auto, mentre le strade americane sono “piene” di auto di costruttori europei. Per risolvere questo problema alla radice, Trump ha promesso di tassare le importazioni delle vetture che arrivano dal Vecchio Continente.
Tuttavia, le affermazioni fatte durante la campagna elettorale hanno spesso un significato ben preciso, e una cosa ben diversa è poi passare nei fatti. In ogni caso, visto la situazione delicata in cui versa oggi il settore automotive europeo, l’arrivo di nuovi problemi come i dazi andrebbero a pesare moltissimo.
Un altro aspetto da considerare è il rapporto tra Trump ed Elon Musk. Il tycoon ha infatti definito il CEO di Tesla un “supergenio” e c’è la possibilità che Musk possa ricoprire un ruolo come capo del “Department of Government Efficiency”, una sorta di “ministro dell’efficienza”. Questo potrebbe avere ripercussioni sul futuro dell’industria delle auto elettriche, considerando che Trump non è mai stato un grande sostenitore di questo segmento.
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