Land Rover Discovery Sport MY 2015: elegante come sempre, forte come non mai [FOTO e VIDEO]
Debutto ufficiale in vista del Salone di Parigi
Ci avviciniamo a grandi passi verso il debutto ufficiale della nuova versione della Land Rover Discovery Sport, il fuoristrada che la casa inglese ha concepito come erede del Discovery 4 e del Freelander, pur introducendo, come vediamo dalle foto ufficiali complete, una filosofia e uno stile proprio. Abbiamo ufficialmente a che fare con una vettura potente, capace di affrontare strada e off-road con la medesima facilità e, ovviamente, garantire una comodità di alto livello come ci si aspetta da un marchio premium come Land Rover.
La nuova Discovery Sport si presenterà soprattutto come una vettura tecnologicamente all’avanguardia. Si tratta prima di tutto della prima nata di una nuova produzione britannica che punterà principalmente sullo sviluppo di monoscocche in acciaio e alluminio. Il tutto accomunato da uno stile e da un design che punteranno a massimizzare in maniera efficace manovrabilità ed efficienza aerodinamica. Per chiarirci, il passo della Discovery Sport sarà di 2,74 metri, identico a quello della Discovery 4. Rispetto all’antenata, però, quest’auto sarà anche decisamente più corta, tagliando una ventina di centimetri e arrivando a 4,59 metri, migliorando di conseguenza la compattezza generale della vettura. Ciò, comunque, non dovrebbe avere delle ripercussioni sullo spazio interno a disposizione, dato che secondo i dati ufficiali del marchio la configurazione dei sedili sarà sempre la classica 5+2, mentre la capacità del bagagliaio partirà sempre da una generosa base di 829 litri, aumentabile a seconda della posizione dei sedili stessi. Chiudiamo il discorso estetico parlando della dozzina di colori a disposizione e infine del tetto panoramico brunito.
Abbiamo tagliato un attimo corto sul discorso estetico, sul quale avremo comunque l’occasione di tornare in futuro, in quanto la Discovery Sport è soprattutto un gioiellino dal punto di vista tecnico e meccanico. Sia gli interni che la struttura generale dell’auto hanno potuto godere di una serie di aggiunte extra davvero notevoli, che vanno dal sistema di infotainment (schermo da 8 pollici con hotspot Wi-Fi e head-up display) fino ai sistemi di sicurezza e di aiuto alla guida. Parlando dei primi, la Discovery Sport sarà attrezzata con il meglio che si possa chiedere al segmento: sistema di frenata di emergenza, riconoscimento dei segnali stradali, controllo corsia, controllo angolo cieco, assistente al parcheggio e persino un innovativo congegno di controllo del traffico in retromarcia, particolarmente utile in città.
Il cielo con un dito, però, lo toccheranno gli appassionati di off-road. Quello che vedete non è un semplice SUV, raffinato ma poco gestibile. Land Rover ha voluto tener fede alla sua fama, attrezzando la Discovery Sport con una serie di congegni pensati appositamente per affrontare i percorsi più accidentati. Particolarmente significativo è la presenza del sistema di Torque Vectoring, il cui compito è quello di distribuire, attraverso il sistema frenante, la coppia a seconda delle necessità e del grip del terreno. Il tutto è completato dal selettore Terrain Response, che permette di gestire l’approccio della vettura attraverso quattro diversi programmi che coprono la strada normale, la neve (o genericamente strade con bassa aderenza), il fango e persino una modalità per affrontare i solchi. Il tutto è associato alle nuove sospensioni a corsa lunga con escursione da 340 mm. Tutti questi sistemi consentono alla nuova Discovery Sport di affrontare guadi (per i quali è prevista ancora una volta una modalità di guida apposita) fino a 60 cm di profondità, mentre gli angoli di attacco, dosso e uscita sono di 25°, 31° e 21°.
Non ci siamo naturalmente dimenticati dei motori. Al momento del lancio la Discovery Sport potrà contare su tre diverse meccaniche, due diesel e una a benzina. Le prima due saranno meccaniche da 2.200 cc di cubatura, entrambe arricchite da un turbocompressore e, sopratutto, declinate in due potenze da 150 e da 190 CV di punta. La coppia sarà invece comune ad entrambe e arriverà a 420 Nm. Il benzina sarà a sua volta turbo e sarà un Si4 da 2.000 cc, che garantirà una potenza massima di 240 CV e una coppia di punta di 340 Nm. Sempre il prossimo anno dovrebbe essere comunque introdotto il nuovo diesel ED4, che prometterà soprattutto emissioni di alto profilo, toccando appena i 119 g/km di CO2 emessa nell’atmosfera. Il tutto sarà associato di serie al cambio manuale a sei marce, ma tra gli optional ci sarà naturalmente anche il nuovissimo automatico ZF a nove marce della casa inglese. Per quanto riguarda la trasmissione, sarà disponibile di base la 4×2, ma naturalmente gli appassionati si butteranno o sulla 4×4 Efficient Driveline o meglio ancora sulla 4×4 Active Driveline a gestione elettronica.
Insomma, un concentrato di lusso e forza come raramente abbiamo visto in passato. Per vederla sulle nostre strade dovremo aspettare il prossimo anno. Nel frattempo potremo preparare i 35.600 € richiesti dal listino e, soprattutto, il biglietto per il Salone di Parigi, dove potremo vederla in anteprima a ottobre.
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