Nuova Smart ForTwo e ForFour MY 2014, primo contatto [FOTO e VIDEO]

Porte aperte per tutto il weekend (8-9 novembre)

Oggi debutta ufficialmente la nuova Smart ForTwo, con un porte aperte che durerà tutto il weekend. Il 22 novembre, invece, sarà la volta della nuovissima e ripensata ForFour a quattro posti. Noi le abbiamo provate entrambe sulle strade della Calalunya e queste sono le nostre prime impressioni a caldo

Smart ForTwo e ForFour MY 2014 – Praticamente una rivoluzione. Che parte ufficialmente da oggi, sabato 8 novembre. Difficile descrivere in altro modo la terza generazione della Smart. La piccola city car di Daimler ha compiuto un balzo che forse nemmeno noi ci saremmo aspettati, diventando quello che in fondo stavamo aspettando tutti: “più macchina”. Non ci riferiamo unicamente all’introduzione della nuova ForFour, che nonostante il nome è ben lontana da quella prodotta dal 2004 al 2006, ma in generale a tutto l’insieme di cambiamenti tecnologici e stilistici che avevamo avuto modo di osservare già al debutto dello scorso luglio, ma che in questa nostra prova su strada intorno a Barcellona si sono trasformati nella vettura che tenterà di ripetere, anche sul mercato italiano (uno dei più forti in assoluto per la Smart con ben 440.000 esemplari venduti dal 1998), il successo raccolto fino ad ora.

Cos’è cambiato però nella Smart? Partiamo prima dalla più “classica”, ovvero la ForTwo. La Smart “per eccellenza”, se vogliamo. Soprattutto la parte frontale della vettura si è differenziata dal passato. Linee diverse e, in qualche modo, più sportive, hanno consentito alla ForTwo di regalare la sensazione che le sue dimensioni siano aumentate, nonostante in realtà l’unico aspetto davvero cambiato di queste è la larghezza, maggiore di 10 cmper aumentare stabilità e manovrabilità. Per il resto rimaniamo sempre sulla stessa compattezza di sempre, che del resto è una delle armi più importanti a disposizione della Smart. Parliamo di una lunghezza di 2,69 metri e di un’altezza di 1,55 m, mentre la larghezza arriva a 1,66 metri. Impossibile, però, confondere una vecchia ForTwo con la nuova, grazie anche alla speciale griglia con disegno a nido d’ape, sulla quale troviamo impresso in maniera molto più evidente il logo della casa. Allarghiamo lo sguardo e troviamo i nuovi fari dal design più aggressivo, che naturalmente possono essere arricchiti dagli immancabili LED. Proseguendo lungo la fiancata finalmente torniamo a vedere l’eredità delle precedenti generazioni, ancora più evidente dal posteriore. Questo, seppur aggiornato con nuovi fari e alcune correzioni minori, rimanda direttamente allo stile delle due precedenti generazioni, ammodernandolo però quanto basta per renderlo anche unico.

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A questo punto, però, non si può non parlare della ForFour, che a differenza di quella del 2004 rappresenta un’evoluzione diretta della ForTwo (anzi, si può quasi dire che sia il contrario). Le due vetture sono strette parenti ed è più che evidente. Se, però, la ForTwo continua ad essere la scelta ideale per chi viaggia leggero e al massimo con un compagno di viaggio, finalmente la versione a quattro posti diventa un’auto che si può davvero considerare come vettura di famiglia. Certo, non aspettatevi uno spazio da station wagon, ma vi basti pensare che se il bagagliaio della due posti presenta una capacità massima di 350 litri, la quattro posti parte da un minimo di 255 litri fino a toccare un apice di ben 975 litri con i sedili abbassati. Non male per essere una Smart “allungata”, no? Del resto la ForFour è molto più di questo. Anzi, secondo la linea di Mercedes a questo nuovo modello potrebbero essere interessati particolarmente i vecchi clienti della Classe A seconda serie, scottati dai cambiamenti della terza.

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Anche gli interni sono stati incredibilmente rinnovati. Pur non tradendo lo stile semplice e pratico delle passate generazioni, la nuova Smart, sia ForTwo che ForFour, abbraccia completamente il nuovo stile “loop”, slanciato verso l’alto (particolarmente evidente sui sedili con poggiatesta incluso nella struttura). La plancia è praticamente divisa in due parti e può essere rivestita in tessuto colorato, donando una sensazione particolarmente piacevole di ricercatezza e semplicità allo stesso tempo. Due concetti che paiono contrastanti, ma in effetti l’intera nuova serie di Smart sembra cercare un equilibrio tra elementi opposti tra loro. L’ambiente, per esempio, è molto tecnologico, ma nonostante questo lo stile scelto è comunque sinuoso e morbido. Quasi “giocattoloso”, se ci passate il termine. Un look nuovo che comunque deriva direttamente da quello classico di Smart. Un modo intelligente per accontentare sia chi desiderava un cambiamento netto che chi, invece, era rimasto affezionato ai vecchi stilemi della gamma. Siamo rimasti particolarmente colpiti dal sistema di infotainment, che può contare principalmente su un ampio schermo touch da sette pollici. In questo senso non manca assolutamente nulla: dal navigatore GPS alla gestione di musica e telefonate, tutto può essere visualizzato sul pannello centrale. Smart, però, è voluta andare incontro a chi preferisce utilizzare il proprio smartphone al posto dell’infotainment, includendo tra gli optional per 100 € il supporto di serie adattabile a tutti i nuovi telefoni “super intelligenti” (e quindi omologabile anche in futuro al nostro nuovo cellulare, quale che sia la dimensione del suo schermo). È possibile sia utilizzare le sue funzioni native che l’app ufficiale Smart Cross Connect, presto disponibile gratuitamente sia per iPhone che per Android, ottimizzata secondo le regole del codice della strada per dare accesso completo sia al navigatore che a contatti, telefonate, musica e persino alcune funzioni interne dell’auto, disponibili unicamente con il collegamento Bluetooth al sistema.

Ovviamente, com’è facile intuire, anche la Smart punta moltissimo sulla personalizzazione. Un’auto così piccola, giovane e cittadina non poteva essere prodotta eccessivamente “in serie”. Occorreva che si potesse adattare alla personalità dell’acquirente, esattamente come già faceva la seconda generazione. Ecco allora che alla carrozzeria bi-color si aggiungono ben cinque diversi allestimenti e 3 linee di personalizzazione delle sellerie. Le combinazioni di colore possibili sono ben 40, lasciando ampi spazio alla fantasia.

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È ora, però, di parlare di motori e meccaniche. Anche se non abbiamo certo a che fare con una vettura sportiva, la nuova Smart può ora contare su una gamma di motori decisamente interessante e ottimizzata, ulteriormente impreziosita dal nuovo assetto più morbido e confortevole. Saranno immediatamente disponibili due nuovi motori a tre cilindri, uno da 999 cc di cubatura e il secondo da 898. Il primo è in grado di generare una potenza massima di 71 CV, insieme ad una coppia di 91 Nm. Il secondo, invece, rappresenterà il top di gamma della serie, potendo sviluppare una potenza massima di 90 CV e una coppia di 135 Nm disponibile a 2.500 giri al minuto. Presto arriverà anche un nuovo motore entry level a benzina, con potenza da 60 CV. Tutte unità che diventano ora decisamente più scattanti e divertenti, anche se la vera rivoluzione non sono tanto loro, quanto il cambio. Quest’ultimo elemento è stata forse una delle croci che Smart si portava dietro dalla passata generazione. In questo senso il balzo in avanti è stato incredibile. Noi abbiamo potuto provare il nuovo manuale a cinque marce, un’altra scommessa da parte di Smart dopo anni e anni di cambio meccanico. Piacerà al pubblico? Difficile da dire al momento, ma noi vi possiamo assicurare che grazie a questo sistema la Smart può finalmente concedersi una guida un po’ più aggressiva e sportiva, aumentando in maniera proporzionale il piacere del viaggio. I più affezionati al cambio automatico, però, non si disperino: il sei marce a doppia frizione twinamic è in dirittura di arrivo, anche se non sarà presente ancora per il lancio. Un’ultima parola la merita la sicurezza: la Smart ha spesso sofferto di una falsa fama, in quanto le sue piccole dimensioni portavano a pensare che non potesse essere sicure. Ciò non era vero nemmeno prima, ma ora gli ingegneri del marchio hanno realizzato una speciale cellula di sicurezza tridion ad alta resistenza in grado di distribuire le forze conseguenti ad un impatto in maniera estremamente efficace, lasciando quasi intatto l’abitacolo comunque protetto da numerosi airbag, anche per le ginocchia del guidatore. Per dimostrare ciò è stato effettuato il famoso esperimento dell’impatto con la Classe S, dal quale la Smart è uscita con una resistenza sufficiente a proteggere i suoi occupanti. Il tutto senza scordare gli extra come

In generale abbiamo potuto provare una vettura che ha fatto un deciso passo in avanti. Oltre agli aggiornamenti a livello tecnologico, sono state introdotte diverse novità che hanno reso la Smart un po’ meno “city car only” e un po’ più vera e propria auto nella sua completezza. Se la due posti probabilmente conoscerà lo stesso successo delle sue antenate, la ForFour rappresenta una grande scommessa. Si tratta di un’auto ben lontana da quella che venne prodotta dieci anni fa. Il suo pubblico, però, sarà in grandissima parte di conquista, ovvero arrivato da altre concorrenti di segmento.

Se volete iniziare a scoprire la nuova Smart, oggi e domani (8 e 9 novembre) si sta svolgendo il primo weekend di porte aperte per la ForTwo, mentre la ForFour arriverà il 22-23 novembre. Il prezzo di base è di 12.750 €, con un aumento di circa 600 € per avere la versione quattro posti.

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1 commento

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  • kato ha detto:

    NON NE VENDERANNO 1 COL CAMBIO MANUALE. E’ PURA FOLLIA, USCIRE SENZA CAMBIO AUTOMATICO/DOPPIA FRIZIONE PER LA SMART DA SEMPRE CAVALLO DI BATTAGLIA.

    SBAGLIATA LA SCELTA COMMERCIALE DI FAR ATTENDERE 6 MESI PER AVERLO. MA COME POSSONO CADERE SU QUESTE COSE ???

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