Mercedes GLK 2013, prova su strada

Test da duri nelle cave di marmo di Carrara

Nonostante possa essere considerata una versione più “civilizzata” dell’espressione naturale del G-Factor Mercedes, questa GLK è stata presentata sin dall’inizio come un SUV in grado di comportarsi bene anche in condizioni di off-road. Una caratteristica che in questi moderni colossi si sta andando un po’ a perdere a favore della comodità e dell’esclusività. La GLK vuole ottenere qualcosa in altro modo, unendo di fatto l’eleganza che il marchio della Stella comunque difende con quel tocco di cattiveria e di temerarietà tipico dei veicoli fuoristrada. La missione è senza dubbio riuscita e gli interni non sfigurano di certo di fronte ad altri mezzi di livello premium. Abbiamo avuto l’occasione di testarne la qualità su un percorso prima cittadino, poi extraurbano e, infine, su un off-road non da tutti i giorni: le cave di marmo di Carrara.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Dotazione classica di Mercedes, ma proprio per questo è di alta qualità

Abbiamo potuto provare la nuova GLK per poche ore, ma tanto è bastato per apprezzarla. La parentela stretta con la storica Classe G è evidente, ma si tratta di una somiglianza molto alla lontana. La carrozzeria esterna è caratterizzata da linee morbide, ma al tempo stesso decise, che vogliono a loro volta confermare questo suo essere in equilibrio tra il veicolo “duro e puro” e il SUV più tranquillo e confortevole. Questa caratteristica verrà fuori anche nella prova su strada effettiva, ma per ora concentriamoci sul look. Alle cave di Carrara abbiamo potuto toccare con mano varie versioni della GLK, in particolare con la 200 CDI a trazione posteriore, con la quale abbiamo compiuto buona parte del viaggio. Il modello in questione era stato presentato con l’allestimento Premium, che conferisce alla vettura un look particolarmente esclusivo. La griglia a doppia lamella frontale e altri dettagli di pregio permettono alla vettura di essere bella da vedere e abbastanza diversa da distinguersi rispetto alla concorrenza, pur senza esagerare. Gli interni sono quelli classici del nuovo corso Mercedes: abbastanza ampi, comodi e realizzati con materiali di pregio. Una volta seduti abbiamo potuto apprezzare la posizione comoda e non costretta del sedile. La sua forma non può essere definita realmente “contenitiva”, ma è sagomata quel tanto che basta per evitare dolori e condurre una guida tranquilla. Se possiamo permetterci un excursus personale, vi assicuriamo che se chi vi scrive è sceso dopo un’ora e mezza di viaggio senza provare il minimo dolore, significa che il sedile è davvero comodo. I comandi sono piuttosto chiari e ben illuminati. Anche in condizioni di bassa illuminazione non abbiamo avuto particolari problemi a trovare ogni singolo comando. Il sistema di infotainment è di alta qualità e la connessione del proprio smartphone al sistema è piuttosto semplice. Plauso per il quadro comandi, che grazie al suo display centrale a colori può essere considerato uno dei migliori della sua categoria.

Abitabilità e bagagliaio

Comodità e capienza per un veicolo adatto sia a lunghi viaggi che a brevi spostamenti

Parlando dell’abitacolo in senso generale, la GLK si presenta come estremamente comoda e pratica. Sul retro lo spazio per cinque persone è abbastanza abbondante, pur senza esagerare, e possiamo dire che il veicolo è in grado di rispondere alle esigenze della famiglia media. Il bagagliaio non è enorme, ma può comunque contenere una discreta dose di bagagli, tenendo anche conto che è presente l’apertura dai sedili posteriori per l’accesso alla zona di carico da un minimo di 450 ad un massimo di 1550 litri). Per fare un confronto, ribaltando i sedili posteriori noi ci sentiremmo in grado anche ci caricare una bicicletta per andare a farci una bella escursione. Ottima anche la luminosità dell’abitacolo, che conferisce all’intera zona abitativa un aspetto sobrio, ma al tempo stesso piacevole.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Sicura sulle strade normali, sa essere feroce quando si cimenta su superfici da fuoristrada

Sulla strada per raggiungere le cave di Carrara ci siamo imbattuti in una sorta di nubifragio. Uno del genere che viene coglia di fermarsi alla prima stazione di servizio disponibile. La GLK, però, si è dimostrata estremamente affidabile. La versione da noi testata era la manuale con cambio manuale a sei rapporti e trazione posteriore, che ha saputo mantenere un’ottima maneggevolezza per tutta la durata del viaggio. Lo sprint che abbiamo potuto verificare non era niente male e anche nelle fasi più impegnative della guida abbiamo potuto mantenere un ottimo controllo senza sforzarci eccessivamente. Merito anche del volante, decisamente leggero e pratico (in questo senso un plauso va ai comandi posizionati su di esso, intelligenti e chiari). Se proprio dovessimo trovare qualcosa che non ci è piaciuto del tutto, forse dovremmo citare il navigatore, ma occorre sottolineare come qualsiasi difetto che abbiamo incontrato non era nulla che non fosse risolvibile con un semplice update del software. In ogni caso stiamo parlando di piccolezze. Chiudiamo il discorso sulla maneggevolezza citando il passaggio per una stradina estremamente stretta, grande appena il giusto per far passare la GLK. Nonostante questi spazi estremamente contenuti, siamo riusciti a far passare la vettura senza effettuare troppe manovre correttive. Il volante, quindi, oltre che leggero è anche estremamente preciso.

Un discorso a parte lo merita il tratto di viaggio all’interno delle cave di Carrara. Come vi abbiamo già detto, pochi minuti prima era sceso sulla zona un acquazzone di notevoli proporzioni. Anche dopo aver spiovuto, le strade interne delle cave non erano propriamente uno dei luoghi più agevoli dove andare a guidare, soprattutto tenendo conto che la polvere di marmo bagnata è forse peggio dell’acqua saponata in certe situazioni. Nonostante questa difficoltà “extra”, la GLK (per questo percorso ci siamo però attrezzati con un modello 220 CDI con trazione integrale 4matic, per forza di cose) è riuscita a salire agevolmente per tutte le salite e, al ritorno, non ha mostrato incertezze nemmeno sulle discese. Il sistema di trazione è riuscito a mantenere il giusto grip anche su un fondo scivoloso, il tutto senza nemmeno avere un particolare allestimento da off-road. Un grande aiuto l’ha fornita la funzione Hold di asciugatura dei freni sul bagnato e di gestione delle pastiglie dei dischi, che ha fornito quell’aiuto in più che ci ha permesso di gestire la vettura senza troppi problemi (posti ovviamente i più classici e basilari consigli per la guida off-road). Ovvio, il percorso delle cave per un appassionato di fuoristrada sarebbe sembrata acqua fresca, ma ci sentiamo di affermare senza timor di smentita che questa GLK nella configurazione 4matic sarebbe perfettamente in grado di affrontare sterrati e percorsi impegnativi senza difficoltà.

Motore, Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Motori potenti con consumi adeguati. Il listino è all’altezza delle prestazioni

In questa prova abbiamo potuto testare due tipologie di propulsore. Il primo, utilizzato in autostrada e sui tornanti, era un 2,1 litri diesel in grado di sviluppare una potenza massima di 143 CV e una coppia di 350 Nm ad un regime di 1.200 giri al minuto. Unito alla trazione posteriore, questa configurazione ha risposto molto bene alle nostre sollecitazioni, senza nemmeno sforare di troppo le previsioni di consumo. Ovviamente in queste poche ore non abbiamo avuto modo di verificare l’effettivo consumo della macchina, per cui ci dobbiamo basarci unicamente sui dati ufficiali forniti da Stoccarda. Pariamo di un consumo combinato di 5,6 litri ogni 100 km, che onestamente ci sembra abbastanza realistico per le prestazioni che abbiamo potuto verificare. La vettura provata per l’off-road, invece, era la GLK 220 CDI 4matic BlueTEC, che a fronte di una potenza di 170 CV fornisce una coppia massima di 400 Nm a 1.400 giri al minuto. Le sue prestazioni sul marmo di Carrara sono state piuttosto buone, soprattutto quando durante le salite c’è stato bisogno di avere il giusto aiuto sia dalla potenza complessiva del propulsore che dalla trazione della vettura. I consumi, ovviamente, sono sensibilmente più pronunciati, arrivando ad un dato ufficiale di 6,5 litri sul ciclo combinato.

Parlando del listino, ovviamente dobbiamo tener conto che ci riferiamo ad un SUV di livello premium e che quindi, giustamente, si fa pagare. La versione di base con allestimento Sport, ovvero la GLK 200 CDI BlueEFF, si porta però a casa con 35.730 € di base, che per un 143 CV non sono nemmeno troppi. Le versioni che abbiamo provato noi, ovvero la GLK 200 CDI e la GLK 220 4matic BlueTEC con allestimento Premium, sono prezzate rispettivamente 43.862 € e 51.963 €. Prezzi impegnativi, senza dubbio, ma che valgono il prodotto finale.

In conclusione

Siamo davanti ad un SUV di alto livello che, però, non ha paura quasi di nulla. Grazie ad un’offerta di motori varia (tendente al diesel) e ad una dotazione di serie di alto livello, la nuova Mercedes GLK si propone come una vettura solida, elegante ed estremamente pratica. Possiamo dire che la useremmo senza particolari problemi sia in città che sui percorsi extraurbani ed eventualmente off-road (senza esagerare). Visti i consumi, ci orienteremmo maggiormente sui modelli a trazione posteriore, ma anche le varianti 4×4 sono in grado di restituire delle grandi emozioni. Nonostante il listino impegnativo, la nuova GLK vale ampiamente i soldi chiesti dal concessionario.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
La scelta di motori, gli allestimenti di ottimo livello e la grande maneggevolezza anche in off-road.Il navigatore satellitare potrebbe essere un poco più preciso.

Mercedes GLK 2013: la Pagella di Motorionline

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