La FIAT Panda cala il tris

Presentate a Balocco le nuove versioni 4x4, Trekking, e Natural Power

La FIAT Panda cala il tris

La FIAT Panda è sempre stata molto più che una semplice city-car come tutte le altre, per il suo essere polivalente, proprio come un coltellino svizzero, sapendosi prestare ai più svariati tipi di utilizzo, grazie anche alla miriade di versioni in cui è sempre stata declinata.

E cosi, dopo il lancio della terza Panda, della quale vi abbiamo ampiamente parlato nella nostra prova su strada, ecco che, puntali, sono arrivate tre nuove versioni, che vanno ad arricchire la famiglia della vettura del lingotto, che adesso si trasforma in un piccolo fuoristrada, in un Cuv (city utility vehicle), o in una super ecologica versione alimentata a metano (che va ad aggiungersi alla già presente versione a gpl).

FIAT PANDA 4×4

La FIAT Panda 4×4, lanciata per la prima volta nel 1983, con più di 416.2000 unità vendute, è ormai diventata un “must” della produzione di casa Fiat, riuscendosi a costruire la fama di “vettura inarrestabile”, su qualsiasi tipo di terreno. D’altronde, basta fare un giro nelle località di montagna, o magari fare una chiacchierata con qualcuno della forestale per scoprire che, effettivamente, per determinati percorsi, non c’è nulla di meglio che una Panda 4×4. Ed è anche vero che, più di una volta, ci è capitato di sentire i proprietari di Panda 4×4 vantarsi di essere riusciti ad arrivare dove tantissimi suv/pseudo-fuoristrada avevano miseramente fallito.
Questo perchè, al di là della caratterizzazione estetica, che rende la versione a trazione integrale più cattiva rispetto alla versione tradizionale, con la carrozzeria rialzata e le protezioni in plastica nera sui paraurti e nei passaruota, che le conferiscono un’aria da dura, sottopelle le modifiche sono sostanziali.

Innanzitutto, come vi abbiamo già anticipato, la carrozzeria è più alta da terra di 5 cm, e sono stati introdotte delle protezioni di acciaio per il sottoscocca. Molto sofisticato è il sistema di trazione integrale, con il giunto a frizioni multiple a controllo elettro-idraulico, che è in grado di ripartire in maniera istantanea la trazione tra gli assi anteriori e posteriori.
Una novità assoluta per la FIAT Panda 4×4 è il dispositivo ELD, ovvero del bloccaggio elettronico del differenziale, appositamente studiato per offrire il massimo della prestazione in fuoristrada.

E’ stato addirittura riposizionato il condotto d’aspirazione, che adesso si trova ad un’ altezza di 70 cm, in maniera da garantire alla Panda una capacità di guado di tutto rispetto, come lo sono anche gli angoli d’attacco e d’uscita e dosso, nonché la pendenza massima superabile, che è del 70%.

FIAT PANDA TREKKING

La FIAT Panda Trekking, novità assoluta sul pianeta Panda, nasce da una considerazione fatta sulla base dell’andamento del mercato: parte della clientela che sceglieva la 4×4 non lo faceva per particolari esigenze di mobilità, ma semplicemente perchè la caratterizzazione estetica da piccola fuoristrada “fa figo”.
E allora perchè non offrire al cliente una Panda, identica a livello estetico in tutto e per tutto alla 4×4, ma con la sola trazione anteriore? Ecco quindi come nasce la Trekking.
Ma sarebbe un errore considerare la trekking una semplice 4×2, perchè l’ altezza da terra è la stessa della sorella a trazione integrale, e c’è anche il dispositivo traction plus, che emula un vero e proprio differenziale, che permette di avventurarsi con le ruote lontano dall’asfalto anche con questa versione.

FIAT PANDA NATURAL POWER (METANO)
Veniamo ora alla versione più green, quella alimentata a metano.
La Panda natural power, innanzitutto, permette di fare il pieno del serbatoio con soli 12€, il che, di questi tempi, non ha certo bisogno di commenti, il tutto con emissioni di appena 80 g/km di CO2.
Ma la grande novità è che, questa volta, oltre a risparmio ed ecologia, le parole natual power e metano vogliono dire anche prestazioni: questa nuova versione viene infatti proposta con il bicilindrico twin-air da 80 cv, che garantisce delle prestazioni molto brillanti, facendo dimenticare all’istante il 1.4 della Panda Classic, che a confronto risulta decisamente fiacco.
Ad esempio, il dato della ripresa da 80 a 120 km/h è migliorato di addirittura 15 secondi.
E poi non bisogna dimenticare i vantaggi di un impianto a metano appositamente studiato e sviluppato dalla casa, montato direttamente al momento di produrre la vettura, e non installato in un secondo momento. Tutto ciò è sinonimo di affidabilità assoluta.
Tra gli altri vantaggi di questa versione natural power, ci sono senza dubbio la capacità del serbatoio rimasta invariata rispetto alla normale versione a benzina, così come sono rimasti invariati il bagagliaio e l’abitabilità interna, grazie all’adozione del pianale della 4×4.

Per ulteriori informazioni e per sapere quelle che sono le nostre impressioni di guida vi invitiamo a leggere la nostra prova che pubblicheremo a breve.

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